Sabato 16 novembre, sotto lo chapiteau dell’Accademia d’Arte Circense, in Via Tirso a Verona, ha debuttato il nuovo spettacolo “Il Circo dei Ragazzi Straordinari”. 

Si tratta di una occasione veramente ghiotta per avvicinarsi a questa scuola e vedere all’opera i giovani, ma già grandi talenti che la frequentano. Si avrà così l’opportunità di sostenere economicamente la fondazione che è la spina dorsale di questa istituzione.

Fondata nel 1988 dal Cav. Egidio Palmiri, celebre artista circense e presidente dell’Ente Nazionale Circhi per ben 53 anni, l’Accademia ha il duplice scopo di affiancare la preparazione tecnica ed artistica dei circensi di domani alla loro scolarizzazione, fino a quel momento estremamente precaria e frammentaria in quanto vincolata ai continui spostamenti dei circhi da una città all’altra. Oggi l’Accademia d’Arte Circense di Verona (che è tuttora presieduta dal suo fondatore) è l’unica scuola di specializzazione di questo genere nel mondo occidentale; i suoi corsi sono aperti sia ai giovani provenienti da famiglie circensi, sia a tutti coloro che, pur non facendo parte di questo mondo, intendono avvicinarsi ed apprendere una o più specialità.

Lo spettacolo che va in scena in questi giorni è molto vario e spumeggiante e rispecchia l’entusiasmo dei giovani artisti che si esibiscono con grande professionalità, facendo sfoggio di indubbio talento. Lo show è condotto dal direttore della scuola, Andrea Togni, esponente dell’omonima celebre famiglia e con una prestigiosa carriera circense alle spalle, soprattutto come volante, che lo ha visto trionfare in tutto il mondo; al suo fianco, Lachezar Yankov, eccellente spalla comica, nonché docente di varie discipline acrobatiche, formatosi alla scuola di circo di Mosca e con una lunga carriera artistica nei più importanti circhi europei con diverse storiche troupes bulgare.

Lo spettacolo si apre sulle note di Que Sera Sera, mentre Noemi Burgos e Rebecca Dalfarra, in un costume che ricorda un pigiama, fanno sfoggio delle loro  abilità in una simpatica esibizione ai cerchi aerei. Non c’è niente di meglio che iniziare uno spettacolo circense stando con gli occhi puntati all’insù. I numeri aerei sono quelli che forse, nell’immaginario collettivo, più rappresentano l’essenza del circo. Un gran bell’inizio.

Dal fondo della sala, in tutù bianco, fa il suo ingresso Francesca Faiezza, che presenta un  numero molto elegante in cui coniuga la danza classica con il contorsionismo. Le fanno da contorno, in un quadro molto suggestivo, quattro bravissime verticaliste: Alice Casaglia, Denise Castellucci, Asia Curci e Cindy Martini con le loro figure sincronizzate.

Mentre le pista viene rapidamente sgomberata (sono i ragazzi stessi che si occupano dell’allestimento dei vari attrezzi) l’attenzione si sposta sul fondo dello chapiteau, dove Edoardo Marchetti e Leonardo Togni dimostrano il loro talento con una specialità “classica” del circo: il letto elastico. Professionali, determinati e con grande padronanza, Edoardo e Leonardo si alternano in salti mortali (anche doppi) e spericolate evoluzioni.

Una divertente parodia sui lavori di casa introduce il numero successivo: dopo avere lavato la biancheria, occorre stenderla sul filo. Sara Curci è senz’altro una brava lavandaia e dopo avere steso il bucato, va personalmente ad assicurarsi che si asciughi nel modo corretto, salendo lei stessa sul filo, dove cammina, danza ed esegue spaccate con grande disinvoltura.

C’è chi invece sceglie di asciugare i capi di biancheria in modo diverso e cioè facendoli roteare in aria. Se ne occupa la bravissima Michelle Casartelli, nata al circo Medrano, che farà roteare camicie e magliette in modo molto originale: con i piedi! Il suo numero di antipodismo con i tessuti è una vera chicca e lascia senza fiato quando viene sollevata con una cinghia alla vita, continuando a diversi metri di altezza con quattro tessuti, con le mani e con i piedi, in contemporanea rotazione. L’antipodismo aereo è stato inventato qui.

Una volta raccolto il bucato, restano da riporre le corde su cui era stato steso  ad asciugare. Se ne incarica il giovanissimo Heaven Niemen, che con la corda dimostra di avere una certa confidenza. Non appena se ne impossessa, anziché riporla, confeziona rapidamente un lazo e comincia a farlo roteare, rivelandosi degno dei migliori cowboy.  Con il lazo in continua rotazione, presenta un numero molto dinamico e brillante, ricco di figure e di salti dentro e fuori. Il successo è assicurato.

Le faccende di casa non si fermano, c’è ancora del bucato da stendere. Qualcuno ha lavato lenzuola talmente grandi che per stenderle sarà necessario appenderle in alto, molto in alto. E così Benedetta Munno, Giorgia Bizzego, Martina Ghisellini, Lilien Casartelli, Alice Corazzoli e Emma Carcerieri si offrono di andarle a stendere lassù. Le lenzuola si trasformano in tessuti aerei e le nostre acrobate ci danno una dimostrazione un numero corale, dove classe ed eleganza si fondono con forza e tecnica. Un  bellissimo colpo d’occhio che lascia tutti con lo sguardo verso l’alto e il fiato sospeso  ad ammirare queste farfalle.

Purtroppo non tutto il bucato è stato raccolto, qualcuno sbadato ha lasciato appeso degli abiti in qualche punto troppo in alto: si offre volontario l’intrepido Luca Grioni, giovanissimo, ma con coraggio da vendere, che pretende di arrivare a recuperare il bucato salendo in piedi su una precaria costruzione di oggetti: il ragazzo lascia davvero sbalorditi restando in equilibrio prima su un pallone, poi saltando la corda sul rullo e poi su una piramide di ben cinque rulli. Se il buongiorno si vede dal mattino,  questo ragazzo è destinato a grandi cose.

Dopo un intervallo di dieci minuti, utile per fare un salto al bar e, lavorando di fantasia, per indovinare cosa ci aspetta nella seconda parte, si impadronisce della pista Lilou Girardi con il suo strepitoso numero di pole dance: elegante e raffinata, dà vita a figure estremamente complesse, la cui difficoltà viene perfettamente mascherata da un sorriso smagliante.

Al talento del giovanissimo Ryan Martini è affidato il compito di rappresentare la giocoleria in questo spettacolo: la sua specialità è la giocoleria con le palline, che fa volare con grande abilità, in un crescendo di difficoltà, fino ad arrivare a cascate di sette otto palline. Farà sicuramente strada.

Alessia Ngjelo è entrata in accademia quando era ancora una bimba ed ha sempre entusiasmato ilpubblico con le sue contorsioni. Oggi, dopo qualche anno, è ormai una solida realtà e, su un originale attrezzo a forma di cavallo a dondolo, presenta uno straordinario numero di contorsionismo con figure di grande difficoltà. Elegante e spiritosa, la sua performance sarebbe già pronta per le grandi ribalte. Leggermente defilata a bordo pista, la segue con sguardo soddisfatto ed emozionato, la sua insegnante, Giuly Cristiani, una delle più grandi contorsioniste degli anni 70-80-90.

Nello spettacolo circense, le riprese comiche servono per legare un numero all’altro  facendo sorridere il pubblico: il giovanissimo Brandon Sterza, con buffi e larghissimi pantaloni d’altri tempi, insieme all’istruttore Lachezar Yankov, presenta il salto alla bascula, un esercizio pericolosissimo e mozzafiato per il quale viene invitato un volontario del pubblico per saltare sull’attrezzo e far volare Brandon in salto mortale con arrivo addirittura in seconda colonna. Ma l’imprevisto è in agguato: il volontario, evidentemente troppo pesante, salta sulla bascula che… si spezza in due!!! Addio salto mortale e risate a crepapelle del pubblico.

Lo spettacolo si chiude con un numero molto poetico: la ragazzina con le trecce che fa volare il suo aquilone. Ma ben presto sarà l’aquilone a rapirla, sollevarla in aria e far volare lei. La giovane Sarah Lima Casartelli, figlia d’arte (la madre Ingrid Casartelli è stata a sua volta allieva dell’Accademia) presenta un numero di cinghie aeree con figure molto suggestive e di grande impatto, fondendo virtuosismo acrobatico ed eleganza. Il Dna della grande artista è già su quelle cinghie.

Emily Ling, giovane allieva dell’Accademia e promettente cantante, accompagna diversi numeri dello spettacolo cantando su basi musicali, ma completamente dal vivo, sfoderando una bellissima voce pop. E’ uno spettacolo a 360 gradi.

E per il gran finale, tutti in pista a ricevere il caloroso applauso del numeroso pubblico di Verona, gli allievi e i loro istruttori, un gruppo di straordinari docenti provenienti da carriere strepitose che oggi tramandano le loro abilità, formando gli artisti del circo di domani.
I ragazzi che si sono esibiti oggi sono il futuro del circo italiano ed internazionale: molti di loro discendono da celebri dinastie e sentendo pronunciare i loro nomi a fine spettacolo sembra di fare un viaggio nella storia del circo: Casartelli, Castellucci, Grioni, Martini, Niemen, Sterza, Togni… 

Lo scopo degli spettacoli è più che nobile: contribuire alla sopravvivenza dell’Accademia stessa, pesantemente penalizzata dai tagli al F.U.S. ed ingiustamente non riconosciuta come scuola professionale.

Chi può, non si lasci scappare l’occasione: lo show andrà in scena ogni sabato e domenica fino al 8 dicembre con due spettacoli (alle 15.30 e alle 17.30). Questi ragazzi, che si sono esibiti con grande professionalità ed abilità, mascherando la fatica con i loro sorrisi, sono davvero “Ragazzi straordinari”. E questo è il loro circo.

di Filippo Allegri