Finalmente ci siamo, cominciano a trapelare le prime anticipazioni intorno alla 19ª edizione del Festival Internazionale del Circo d'Italia, in programma a Latina dal 18 al 22 ottobre. Saranno ben ventisette i numeri in gara, le performance saranno originali e gli artisti, provenienti da tre continenti tredici nazioni si cimenteranno davanti a due giurie, una Tecnica Internazionale composta dai massimi esperti del settore provenienti dai quindici circhi più famosi del mondo e ad una della Critica costituita da giornalisti e personalità del mondo dello spettacolo che saranno in sala domenica 21 e che potranno esprimere la loro preferenza sul numero, che fra i due spettacoli gli è piaciuto di più. Tante le novità di questa edizione, prima fra tutte un'importante ricorrenza.

Quest'anno, il mondo circense è in festa per celebrare i 250 anni della nascita del circo moderno. Fu, infatti, il giovane ussaro Philip Astley, nel 1768 a presentare per la prima volta su una pista circolare allestita a Londra vicino al ponte di Westminster, uno spettacolo equestre intorno al quale ruotavano i numeri provenienti dalla fiera con giocolieri, funambuli, equilibristi e anche scimmie e cani ammaestrati, in pratica il circo come lo conosciamo noi. In Italia, i primi spettacoli itineranti comparvero nel 1872, in pista la famiglia Togni, la prima famiglia di circensi italiana che si fregiò, con proclama reale, del titolo di Circo nazionale. E proprio per rendere omaggio a Philip Astley, Fabio Montico, Presidente del Comitato organizzativo del Festival, ha invitato Flavio Togni, il più grande ammaestratore di tutti i tempi. Flavio Togni, in quel del festival di Monte Carlo, è stato insignito del premio più ambito per un artista, il clown d'oro, a sottolineare l'impareggiabile professionalità di una delle più popolari stelle del firmamento circense. Togni porterà in pista uno dei numeri più belli della sua Scuola Equitazione.Nei prossimi giorni saranno resi noti i nomi dei giurati e degli artisti che parteciperanno alla competizione.