In concomitanza con la giornata odierna, dedicata interamente al Giubileo della Misericordia per la “Gente dello spettacolo viaggiante e popolare” (circensi, fieranti, artisti di strada, bande musicali e madonnari), ci è d’obbligo pubblicare la nostra rubrica settimanale. Ci stiamo occupando delle poesie del nostro amico Giovanni Giannuzzi, anche lui presente oggi davanti al Santo Padre. Coincidenza vuole che, oltre al dono presentato al Papa  “La carovana di nonna Tina”, gli ha consegnato anche il suo libro delle poesie “Un sorriso di vita”. E proprio dal questo volume che oggi abbiamo scelto delle sue composizioni.


 

L’ANNUNCIO PER VOI

Signore e signori son qui nella pista,

il primo ad uscire, il primo a provare

se il pubblico è ostico, oppure a favore

Presento a voi le attrazioni,

le gonfio, le pompo, per farle piacere

ricamo con gusto, per voi ogni esercizio

Se il tutto è tranquillo

non faccio uno squillo '

se c'è la tensione

fin sulla pelle ve la faccio provare

con un po' di demenza

assieme al pagliaccio mi metto a scherzare

Come un generale sul piede di guerra

nulla mi sfugge, non posso sgarrare

se intorno qualcuno sbaglia

tocca a me rimediare

con mossa azzeccata, vi faccio sembrare

che nulla è successo

Io con prontezza

continuo a parlare, per farvi capire

che nella pista come nella vita

si deve rischiare

se ad un qualcosa si deve arrivare

Provare, soffrire, da soli per anni,

non calcolare se poi

intorno a voi non c'è

un qualcuno che come me

quello che fate

non fa' risaltare

Importante è capire, che come l’artista

sempre il meglio bisogna dare

per arrivare un giorno

sentire dentro di voi

qualcuno gridare,

applausi anche a quest'uomo

signori son tutti

e soltanto per lui


 

IO PADRE

Oggi è un gran giorno diventerò padre,

sono qui in questa sala di attesa e penso

essere padre in questo mondo distratto,

senza sentirsi distrutto.

Essere padre con senso con gioia

per farli felici sino alla noia

fare di tutto per dargli di tutto,

se questo è impossibile

che gli resti il tuo amore.

Fare il cattivo, esser severo mentre il cuore,

soffre e vuole il contrario.

Soffrire in silenzio senza farlo vedere, perché io sono

l’esempio sono il loro papà, sono io quella forza

che essere padre ai figli si dà.

Padre nel bene padre nel male

fino a uomini farli a venire.

E se mai un giorno solo sarò

a tutto questo ripenserò

quando seduto su di una panca

te figlio mio aspettavo.

Essere padre è stato duro

quanta sofferenza, quanto dolore,

per farti uomo, farti sperare,

ma tu quanta gioia mi hai dato

da quando sei nato

Essere padre io l’ho provato

ora tocca a te figlio mio,

aspettare, ti lascio da solo, come lo ero io

in questa sala, quando quel giorno

finalmente sei nato.

 


 

FRA GIUSE'

Un’ombra di luce tu porti con te Giusè

sei il frate grande amico gioioso

con Cristo dentro di te Giusé'

Ti prendono in giro mentre giri con noi

non t'importa perché questo Lui vuole da te Giusé

un piccolo uomo, grande di cuore, ci doni l’amore

ci fai risentire la forza di dare, senza pensare Giusé

Il circo la gente che gira non sarà più sola

sei il nostro fratello più grande, ci porti d'esempio

il Cristo, è bello seguirti Giusè

Tu monti il circo con noi, smonti e viaggi con noi

spezzi il tuo pane anche per noi

Un posto piccino nel tuo cuore, è per noi vero Giusè

giullare di Cristo il tuo fratello, la gente del circo,

ti dice dal cuore

grazie Giusè

 

(a giovedì prossimo – 2)

Giuseppe Calarota