Palermo val bene un punto. Tale è la confusione tra gli ormai non più conteggiabili circhi a titolazione Orfei che anche quelle rare volte in cui i quotidiani locali si occupano di circo travisano l’esatta titolazione.

 

E’ capitato a Palermo, dove una titolazione M. (puntato) Orfei è stata interpretata e riportata su un articolo come “Moira Orfei”. Giustamente il figlio Stefano ha inviato una precisazione informando che il circo titolato Moira Orfei si trova a Torino e non a Palermo dove peraltro si trovano ben 4 circhi, 3 dei quali a denominazione Orfei (Donna – Nelly – M. che sta per Miranda).

Ci chiediamo e lo chiediamo soprattutto ai circensi, ma non siete ancora consci che, nel terzo millennio, il pubblico non si cattura più con nomi (che furono) famosi e con la decuplicazione sui manifesti del numero di artisti e animali presenti nello spettacolo?

Conta il merito e il passa parola, quest’ultimo moltiplicatosi grazie alla rete.

Ma cosa deve accadere ancora prima della sparizione del circo?

Quanto ancora può continuare questa “saga degli Orfeini”?

Quattro circhi presenti per le festività a Palermo, dove già ne passano diversi durante l’anno, e intere regioni e città senza un circo. Completa confusione e mancanza di pianificazione, da parte degli impresari e delle associazioni di categoria quali l’ENC, sulla turnazione dei circhi.

Quello dei circensi da l’idea di un comportamento “tafazziano”.

L’unica e ultima speranza è che, terminate le festività, si ritrovino tutti, ma proprio tutti i circensi per fondare una vera e utile associazione di categoria, che regolamenti le turnazioni e ponga fine al fenomeno delle cosiddette false direzioni artistiche a titolazione Orfei.

Lo vorranno fare? Per il loro e nostro bene, ci speriamo poco.

P.S. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.