Circus Unartique: eleganza a 8 metri d’altezza

Avatar Martina Carmignani

Martedì 16 luglio al FESTIVAL STRABILIO si sono esibiti a Padenghe, per la prima volta in Lombardia, due fantastici ragazzi: Lisa Rinne e Andreas Bartl esponenti della compagnia Circus Unartique. 

Lo spettacolo in questione prende il nome di “CurtainCall” e ha fatto restare tutto il numerosissimo pubblico di Padenghe senza fiato. L’entrata degli artisti non era per niente scontata: Lisa seduta sulla testa di Andreas il quale, camminando, suonava il suo sassofono in un modo naturale, come se non stesse facendo effettivamente tre attività contemporaneamente.

Per tutto lo spettacolo questo aspetto è stato abbastanza evidente, sembrava che i due artisti non faticassero, non sudassero, ma anzi sembravano totalmente rilassati persino ad 8.5 metri di altezza. 

La prima ad iniziare è Lisa, che svolge un numero sulla scala di corda, appesa all’americana ad 8 metri di altezza. Il pubblico era sbalordito dalla velocità e dalla forza dell’artista che non lo dava a vedere, anzi, mostrava il suo sorriso migliore.

Nessun tremolio e nessun passo sbagliato, un numero perfetto.

Subito dopo Andreas ha fatto un numero sul palo: la forza, l’eleganza e la leggiadria con cui l’ha compiuto ha reso il numero ancora più speciale.

Durante l’intera esibizione c’erano delle musiche che a mio modesto parere suscitavano nello spettatore emozioni ancora più forti come le colonne sonore di “Dune” che rendono il tutto più eroico; alcune di queste erano suonate anche dal vivo da Andreas.

Infine, un numero di trapezio ballant fa rimanere tutti senza parole: Lisa volteggia, gira, salta e fa capriole a 8m di altezza e bambini e adulti restano a bocca aperta e a nasi all’insù.

Il pubblico sapeva che non c’era alcun pericolo, che tutto si stava compiendo in estrema sicurezza, ma forse nessuno se ne è reso conto fino in fondo; sembrava sempre in bilico, a rischio, in un continuo stato di incertezza. Proprio l’incertezza di questo numero rendeva tutto il pubblico ancora più concentrato su di lei e sul trapezio: bambini, giovani e meno giovani, stavano a bocca aperta, a naso all’insù e ad occhi sbarrati, in attesa di capire cosa sarebbe accaduto. 

Uno spettacolo che merita di essere visto, per la poesia che ne suscita, l’atmosfera di incertezza e surrealtà che crea e per la bravura di questi due artisti internazionali.