Legnago, Verona – In occasione della terza edizione del Salieri Circus Award abbiamo incontrato Davide Zongoli, artista italiano in giro per il mondo, che ci ha raccontato di sè.

Simone: Davide, iniziamo parlando dei momenti salienti della tua carriera che ti hanno accompagnato fino a oggi. Puoi raccontarci un po’ della tua storia?

Davide: La mia carriera è stata un percorso piuttosto insolito. Non sono figlio d’arte, mia madre era una macellaia e mio padre un ingegnere. Ho praticato il nuoto agonistico fino ai 16 anni, principalmente per alleviare i sintomi della mia scoliosi. Poi ho provato vari sport, ma a 17 anni ho scoperto la danza classica e mi sono iscritto a lezioni di danza, includendo stili come il contemporaneo e il moderno. Durante il liceo scientifico, mi riservavo 3 ore al giorno per la danza, nonostante le difficoltà e i pregiudizi che ho dovuto affrontare perché ero un ragazzo che praticava danza in una piccola città come Brindisi.

A 18 anni, ho iniziato a ricevere i primi contratti di lavoro nel mondo della danza. Ho lavorato con artisti come Al Bano e ho partecipato al Festival della Valle d’Itria. Successivamente, ho ottenuto una borsa di studio per studiare al Teatro Greco di Roma, il che mi ha portato a trasferirmi a Roma. Ho studiato all’Accademia di Renato Greco e allo IALS, mentre contemporaneamente lavoravo in programmi televisivi e in discoteca per mantenermi. Ho partecipato a numerose audizioni e ho avuto la fortuna di esibirmi in diversi programmi televisivi come “Serata d’Onore” con Pippo Baudo, “La Corrida” con Gerry Scotti e “Amici” di Maria De Filippi, in quest’ultimo sono arrivato ad essere l’assistente di Garrison Rochelle. Inoltre, ho sempre mantenuto vivo il mio amore per il teatro, lavorando con artisti come Gino Landi e Gheorghe Iancu, con quest’ultimo ho preso parte nelle coreografie della “Carmen” poi ne “Il ballo delle debuttanti”.

Simone: Come è avvenuto l’incontro con il mondo del circo?

Il momento decisivo della mia carriera è arrivato a 25 anni quando ho fatto un’audizione per la compagnia Kitonb di Roma, che era alla ricerca di ballerini e acrobati per una produzione. Sono stato scelto e ho iniziato a studiare acrobatica aerea con loro. Inaspettatamente, ho scoperto l’arte circense, anche se il mio sogno di volare era sempre stato presente. Con l’esperienza acquisita nella pole dance, ho sviluppato il mio numero di palo aereo. Ho girato il mondo, esibendomi a Parigi, nelle spiegeltent in Germania e per 5 anni al sexy circo cabaret spagnolo ‘The Hole’. Ho anche lavorato per il Circo Roncalli in Germania e in molti dinner show, tra cui Ohlala. Mai avrei immaginato di approdare a Las Vegas, la mia formazione in danza e acrobatica aerea mi ha permesso di creare un’esibizione unica e molto apprezzata. Qui sono stato chiamato come main character del cast di un resident show sulla Strip intitolato ‘Atomic Saloon by Spiegelworld’, con il mio volto affisso per tutta Las Vegas…

Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla partecipazione nei festival. Ad esempio, grazie alla mia partecipazione al Festival Internazionale del Circo d’Italia a Latina, sono entrato in contatto con tantissimi agenti e manager di spettacolo. Si tratta di grandi occasioni, come quest’ultima del Salieri Circus Award… non mi aspettavo fosse così ben fatto, sono rimasto piacevolmente sorpreso per la grande professionalità.

Simone: Davide, hai menzionato Las Vegas. Puoi raccontarci i tuoi progetti futuri?

Davide: Attualmente, sto per aprire uno spettacolo tutto mio a Las Vegas, che inizierà le prove a giugno 2024 e aprirà a settembre 2024. Si svolgerà in un casinò sulla Las Vegas Boulevard, nota come la Strip. È un lavoro impegnativo, perché il pubblico a Las Vegas è molto vario e cerca principalmente il divertimento. Tuttavia, ho deciso di portare il meglio della cultura e della storia italiane nelle performance. Sarà uno spettacolo sexy dal sapore rigorosamente italiano, ricco di risate, acrobazie, danza e musica, rivolto prettamente ad un pubblico adulto.

Simone: Immagino che il tuo percorso non sia stato privo di sfide. Cosa direbbe il Davide di oggi al Davide adolescente?

Davide: Penso che non direi molto al Davide adolescente, alla fine è riuscito a cavarsela abbastanza bene. Tuttavia, gli consiglierei di essere più deciso nelle sue scelte e di non perdere troppo tempo nel seguire la norma. Le cose nuove e innovative, se fai parte dei primi a realizzarle, la gente le ricorda. Inoltre, gli direi di considerare l’idea di trasferirsi all’estero prima. Gli italiani sono spesso molto legati alla famiglia e al paese d’origine, ma è importante essere indipendenti e vivere la propria vita.

Simone: Davide, ti sei trasferito a Las Vegas, ma cosa pensi dell’attuale panorama delle arti e dello spettacolo in Italia?

Davide: Attualmente, non vedo un mio futuro lavorativo in Italia. Credo che ci siano molte opportunità là fuori, ma l’Italia potrebbe migliorare il suo sostegno alle arti e allo spettacolo. Lo Stato dovrebbe incentivare e promuovere l’industria dello spettacolo in modo più significativo per far crescere il settore.

Come si dice in America, “you don’t know what you don’t know” (non sai ciò che non conosci), è quindi importante promuovere nuove idee per suscitare interesse nel pubblico. Ritengo che in Italia ci si debba concentrare di più sull’arte e sul teatro, perché questi possono arricchire la cultura e l’economia del paese.

Simone: Grazie mille, Davide, per aver condiviso la tua storia e le tue prospettive con noi oggi. In bocca al lupo per il tuo progetto a Las Vegas!

Davide: Grazie a te, Simone. Spero che il mio percorso possa ispirare altri a perseguire le proprie passioni e a cercare sempre nuove opportunità.