Fine luglio, l’autentico e barocco tendone del Circo Bormann è a Parigi. L’occasione è buona per apprezzare e ammirare ancora una volta il fantastico lavoro svolto con freschezza e talento dalla famiglia Bormann.

La storia, perché è una storia, inizia così: “Da diversi anni, una macchina infernale per viaggiare nel tempo risiede al Circo Bormann, custodita gelosamente da Augustam, il clown del circo (Sacha). Sarà sufficiente un incontro casuale con un esploratore, Monsieur Lewis (Richard), affinché questa macchina riprenda vita e dia spazio a tutte le avventure attraverso il tempo”. I due artisti portano il pubblico in un magnifico viaggio nel tempo e nella pista, da cui vorremmo non tornare mai, poiché ci trascina nel sogno e nella poesia. Tutti i talenti del circo sono messi in gioco per creare questa atmosfera unica: musica, luci, ritmo. Tra ogni numero, la macchina del tempo trasporta gli spettatori in epoche più o meno lontane, ciascun numero è sceneggiato e soprattutto costumato in base all’epoca. L’ingresso in pista di due dinosauri, impressionantemente realistici, annuncia il tono fin dal primo quadro che evoca la preistoria.

Il Circo Bormann è uno dei pochi tendoni in Francia con dei balconi. I suoi decori barocchi, i suoi velluti rossi, i suoi lampadari di cristallo e le sue dorature contribuiscono a creare l’atmosfera accogliente della famiglia Bormann. Questo “Viaggio nel tempo” è un omaggio alla lunga storia del Circo Bormann Moreno e in particolare alla settima e all’ottava generazione che lavorano insieme nella pista. È infatti un circo molto familiare che riesce ogni anno a presentare al pubblico parigino uno spettacolo di alta qualità in cui la tradizione circense è sublimata dall’introduzione di idee originali e dall’uso di mezzi moderni in un contesto molto classico.

Eric Bormann ha dovuto dire addio alle sue tigri, ma rimane vicino agli animali con una magnifica presentazione di cinque puri sangue arabi. Eric lavora con loro da sei anni. Li ha allevati personalmente e ha provato per oltre 2 anni e mezzo prima di presentare il numero al pubblico, senza alcun aiuto, nemmeno per gli esercizi più complicati. Quante ore di lavoro, quanta pazienza gli sono state necessarie per ottenere questo risultato! Il suo costume da moschettiere dell’epoca di Luigi XIII, così come le luci, mettono in risalto la bellezza del mantello marrone dei cavalli. Eric presenta anche due dromedari in un altro quadro.

Anche sua moglie Alexandra continua la tradizione animale del Circo Bormann: presenta 4 piccoli Jack Russel. Nicbi, Twin, Skrilex e Azdé sono giocatori, saltatori, acrobati, attori, sempre nel rispetto dell’animale e sempre con esercizi che corrispondono alle loro capacità naturali. Come potrebbe essere diversamente? Sono i suoi cani da compagnia di tutti i giorni. Entrano in pista fin dall’inizio di questa nuova creazione “Viaggio nel tempo”.

Richard Bormann, il figlio, è probabilmente l’artista che appare di più nello spettacolo: è l’esploratore Monsieur Lewis, che ci invita a viaggiare attraverso il tempo. Attore, acrobata sulle mani, verticalista, clown, trombettista, giocoliere con piatti, tecnico… Sa fare tutto. La sua fidanzata Margot Thiery è coreografa e ballerina dello spettacolo.

Silvana Bormann, la figlia, entra in pista su un magnifico Frisone nero in una scenografia straordinaria e poi giocola magnificamente con 6 clavette. Si esibisce anche in una grande impresa alla batteria, accompagnando suo fratello nel suo numero di verticali. Invece, Justin Alves, il fidanzato di Silvana, ci porta in aria con una bellissima esibizione alle cinghie aeree.

Rodolphe Moreno, il cugino, realizza uno splendido numero al trapezio con Laure Brosseron. I due artisti combinano magnificamente l’abilità fisica e l’umorismo. L’atmosfera dell’antico Egitto conferisce una notevole profondità a un numero che abbiamo già visto molte volte e che non ci stancheremo mai di vedere.

Laure ama le altezze e stupisce camminando aggrappata alla cupola del tendone. Questo numero è sempre un grande momento di emozione e brividi, dove gli spettatori trattengono il respiro ad ogni passo dell’artista.

Sacha, il clown, è l’altro filo conduttore dello spettacolo del Circo Bormann. Sacha è il clown affettuoso. Come il suo orsacchiotto di peluche, piace particolarmente ai più piccoli, ma anche ai grandi per la sua personalità e il suo talento.

Va aggiunto che è Eric Bormann in persona che ha costruito la macchina del tempo, come ha costruito la maggior parte del materiale e delle decorazioni nel tendone e all’esterno del circo.

Sul prossimo programma, il cui nome è ancora segreto, una cosa è stata assicurata: la prossima creazione conserverà il marchio di fabbrica del Circo Bormann: l’unione di tradizione e modernità. Che continui così!

Foto: Michèle & Jean-Marc Trichard – CapturEmotion