In questi giorni, tutte le imprese circensi italiane sono state coinvolte, anch'esse come diverse altre imprese, dal "flagello" coronavirus. In primis nell'aspetto economico, per la totale impossibilità nel poter effettuare i loro spettacoli e per il conseguente ammanco di incassi, necessari alla gestione generale dell'impresa circense.

Diversi circensi (non tutti fortunatamente) hanno manifestato il loro stato di difficoltà, tramite comunicati stampa e richieste di aiuto da parte delle istituzioni, che pare, in molteplici casi, siano state accolte.

Cosa possiamo fare noi che ci plagiamo amici del circo?

Innanzitutto sostenere moralmente tramite la rete i nostri amici circensi. Secondariamente, se nella nostra città o paese è fermo uno di questi circhi, compiliamo il certificato apposito scrivendo nella motivazione "sostegno a persone in difficoltà" e portiamo loro generi alimentari e, per chi può, anche alimenti per i loro animali (pane secco, frutta, verdure, fieno etc) ma soprattutto, anche se attraverso una mascherina, portiamo loro un sorriso e qualche parola di conforto.

Sicuramente non saranno sufficienti ma cominciamo con poco e soprattutto assicuriamo i circensi che ce la faremo, ce la faranno anche i circensi e appena potranno riaprire riempiremo i loro chapiteau.

Buona vita, buon tutto.

Gagio 51 Renato

*Nella foto il disegno realizzato da Darix Giannuzzi