Riportiamo da La Stampa a firma di Franca Cassine

Osservare il mondo a testa in giù, sospesi a parecchi metri da terra e subito dopo stare in bilico su di un tappeto cosparso di trappole per topi. E’ un misto di meraviglia, precisione e tanta follia «8 years, 5 months, 4 weeks, 2 days», lo spettacolo di Bert & Fred cui tocca inaugurare la XV edizione di «Sul filo del circo». Il festival internazionale di circo contemporaneo, organizzato dalla città di Grugliasco in collaborazione con Cirko Vertigo e ospitato negli spazi del Teatro Le Serre di Grugliasco, torna da venerdì 1 a sabato 30 luglio con 26 spettacoli suddivisi in 16 titoli differenti presentati da oltre 150 artisti provenienti da ogni angolo del pianeta.  

Il direttore artistico Paolo Stratta ha voluto cominciare con la coppia belga che, con un lavoro caratterizzato da graffiante comicità, trovate surreali e un’impeccabile tecnica, ben rappresenta lo spirito di una kermesse caratterizzata dalla mescolanza di generi e linguaggi, sottotitolata quest’anno «Geometrie in volo». Il programma offre 11 prime nazionali, tra cui quella della compagnia canadese Machine de Cirque. Show acclamato dalla critica internazionale, vede sul palco cinque artisti che, trasformati in bizzarri personaggi sopravvissuti all’apocalisse, tra acrobazie sulla bascula, manipolazione di oggetti e numeri mozzafiato, danno vita a una performance audace, poetica e comica al tempo stesso. 

La musica declinata in tutte le sue forme, da quella prodotta dall’ukulele a quella della tromba tascabile, è la protagonista di «Bibeu et Humphrey» dei francesi L’attraction céleste, due clown che sono prima di tutto ottimi strumentisti, ma anche abili acrobati. Una vetrina sulla creatività giovanile è, invece, «Checkpoint circus», l’appuntamento nel quale 6 compagnie si sfidano sul palco presentando ognuna 15 minuti del proprio repertorio. La serata, presentata da Giorgia Goldini, è imperdibile per gli amanti del circo perché a decretare il vincitore, la sera del 6 luglio, sarà il pubblico, affiancato da una giuria di esperti. 

Discipline aeree, contorsionismo, palo cinese ed evoluzioni a terra sono gli ingredienti di «Bloom», il lavoro dei Makía (Rio Ballerani, Elisa Mutto e Amedeo Garri) diretto da Milo Scotton, che tra musiche d’altri tempi e suoni moderni, racconta l’animo umano e i suoi confini.«Sul filo del circo» prosegue poi con tante altre performance, affiancate da eventi collaterali, tra cui due incontri e due mostre a Villa Boriglione, «L’innocence de l’humour» e «La quadratura del circo». S’inizia alle 21,30. Info www.sulfilodelcirco.com