All'esplosione della bomba mediatica dell'inchiesta sulla clandestinità si sono riscontrati due diversi atteggiamenti: i circensi vantavano immediati rilasci (che non sono assoluzioni!), gli appassionati irriducibili esprimevano perplessi le contraddizioni che quella prima ondata di indagine portava con sè. Appunto, prima ondata…Perchè l'indagine prosegue e gli arresti pure. Chiedo ai nostri lettori, si chiamino appassionati, amici o gagi se sono aggiornati sugli sviluppi dell'operazione G.C. (per usare solo le iniziali senza scomodare il festival romano…)

La stampa fa il suo, cioè cita arresti, nomi e cifre. Il Circo, come mondo a se stante che tale vuole rimanere, cosa fa? Cosa ha fatto? Cosa farà? Noi proviamo a proseguire nella nostra passione scrivendo delle piazze di Natale, degli ingaggi, delle insegne che vanno e vengono. Ma non ce ne siamo dimenticati. E soprattutto, se anche ce ne dimentichiamo noi, non lo farà il pubblico medio che ha già sentenziato dopo il primo titolone. Non basterà la guerra delle sbigliettate, il ribasso a svendersi, gli slogan da anni Trenta. Quello è un pubblico perduto. Irrimediabilmente, che i grandi del Nostro circo si sono portati nella tomba.