Armando Talas e Davide Vedovelli intervistano Wioris Errani, artista attualmente in forze al Circo Nazionale Svizzero Knie e che ha vinto il Clown d'Oro all'ultimo Festival del Circo di Montecarlo.

Sacrificio e passione, sono questi gli ingredienti fondamentali secondo Wioris Errani necessari per poter fare bene questo duro ma stupendo mestiere. Tanto sacrificio ma tante soddisfazioni.

Raggiungiamo tramite mail e grazie alla preziosa collaborazione dell'Ufficio Stampa del circo Knie, Wioris Errani, che ci concede quest'intervista. Sono state confermate tutte le date della tournée del Circo Knie e tra poco sarà possibile acquistare i biglietti.

Pochi mesi fa avete vinto il Clown d'Oro a Montecarlo. Che emozione si prova a scendere in quella pista? Quali sono state le difficoltà maggiori del numero che avete presentato?

W. Lavorare nella pista di Monte Carlo è stato incredibile, una delle emozioni più grandi che abbiamo provato. Abbiamo presentato quattro numeri tutti molto complicati e difficili ma alla fine controllando bene la paura e le emozioni siamo riusciti a fare un buon lavoro.

 

Come siete arrivati a scegliere di praticare l’arte equestre?

W. In questi anni abbiamo cambiato tante discipline e devo dire che lavorare con i cavalli ti dà veramente emozioni stupende.

 

La tournée del centenario del Circo Knie ha regalato uno spettacolo incredibile, di circo totale. Quanto tempo viene dedicato alla costruzione di uno spettacolo? Come nasce e come viene sviluppato?

W. Lo spettacolo dei 100 anni è stato uno dei più emozionanti e per fare uno show di questi livelli servono tanto lavoro, sacrificio ma sopra tutto la passione.

Il Circo Knie credo sia un fulgido esempio di come si possano unire uno spettacolo di altissimo livello e un grande successo di pubblico. Quali sono gli ingredienti irrinunciabili?

W. Io credo che gli ingredienti siano la voglia di fare bene il tuo lavoro, il cuore e saper ascoltare molto bene il nostro pubblico.

 

Ora siete nel Gotha del circo mondiale ma come tutti i grandi artisti avete fatto una gavetta impegnativa. Cosa significa a livello di impegno e sacrificio dedicare la vita all'arte circense?

W. E' una vita di sacrifico e lavoro ma se fatto con la passione che serve sarai sempre ricompensato.

 

Mi raccontate un momento particolarmente emozionante e uno difficile che avete vissuto sotto lo chapiteau?

W. Il momento emozionante praticamente è tutte le sere, quello più difficile è il sacrifico che si fa per portare a termine un numero.

La situazione attuale del circo in Italia è, purtroppo, molto diversa da quella del circo europeo. Il pubblico italiano si è disaffezionato e i circhi fanno sempre più fatica a riempire lo chapiteau. Secondo voi come mai c'è questa differenza? Da dove dobbiamo ripartire?

W. In Italia il circo ha perso fiducia per un semplice motivo: non c’è più la passione e gli spettacoli si sono abbassasti tanto di livello e questo la gente lo nota subito.

 

Ecco le date del tour:

Bern, 4. – 20. September 2020 Langenthal, 22./ 23. September 2020 Thun, 25. – 27. September 2020 Aarau, 30. September – 4. Oktober 2020 Buchs, 6. / 7. Oktober 2020 Chur, 9.- 11. Oktober 2020 Zürich, ab 14. Oktober 2020 St. Gallen, 10. -18. November 2020 Wil (SG), 20.-22. November 2020 Rapperswil, 25.-29. November 2020 Zug, 4.-6. Dezember 2020 Luzern, 9.-31. Dezember 2020