Siamo arrivati alla fine della nostra rubrica. Un lungo percorso durato per ben “12 puntate”. In  tutti i nostri appuntamenti abbiamo rivisto “insieme” quali erano, almeno, i titoli dei film in cui il mondo del “circo”, in parte o in “toto” ha partecipato nelle produzioni delle pellicole cinematografiche. Senza ombra di dubbio qualche cosa ci sarà sfuggita e, agli amici, ne chiediamo scusa.

Un lavoro certosino, dunque, nella ricerca paziente per poter soddisfare i nostri lettori attenti. Ci auguriamo che sia stata di vostro gradimento. Prima di giungere al termine ci è sembrato giusto, in questa ultima tappa, omaggiare la grande REGINA del Circo, scomparsa il 15 novembre scorso a Brescia nella sua casa mobile, Moira Orfei. Come abbiamo più volte ricordato Moira oltre ad essere una circense era un’attrice. Infatti, soprattutto in gioventù, ha partecipato ad oltre 40 film. I  personaggi interpretati dalla stessa erano simili a lei, aggressive e conquistatrici.

Esordisce nel 1960 in Sotto dieci bandiere di Duilio Coletti, fortemente voluta da Dino De Laurentiis, che le diede preziosi consigli: “Mi aveva vista al circo, mi propose di fare cinema, mi fece cambiare look e nome. Io all’anagrafe nasco Miranda, ma tutti mi chiamavano Mora per via della capigliatura scura. ‘Meglio Moira’, suggerì lui, consigliandomi anche il trucco, carnagione sbiancata dalla cipria di riso, sopracciglia ridipinte a matita, vistoso eyeliner, ciglia finte, bocca ingrandita da un rossetto scarlatto. ‘Resta così’, mi disse, ‘le donne che cambiano sempre look non hanno personalità’. Aveva ragione. Quel look esagerato mi rese unica, inconfondibile”.

Spesso, nei film colossal o storici/epici, aveva il ruolo della regina, spesso quella cattiva e aggressiva. Tanto per citarne alcuni: Nemea, regina delle amazzoni in “Gli amori di Ercole” di Carlo Ludovico Bragaglia (1960); Attea in “Ursus” di Carlo Campogalliani (1961); la regina Halis Mosab in “Maciste, l’uomo più forte del mondo” di Antonio Leonviola (1961); la schiava Diar in “Ursus nella valle dei leoni”, di Bragaglia (1961); la principessa Malva nell’ibrido “Zorro contro Maciste” di Umberto Lenzi (1963); Ura in “L’eroe di Babilonia” di Siro Marcellini (1963); la maga Pasifae in “Il trionfo di Ercole” di Alberto De Martino (1964); Marzia in “I due gladiatori” di Mario Caiano (1964); Artamne in “La rivolta dei pretoriani” di Alfonso Brescia (1964); Dalila in “Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili” di Giorgio Capitani (1964); Poppea in “L’incendio di Roma” di Guido Malatesta (1965).

Gira tre film con il “principe della ristata” Totò e interpreta: Suor Virginia in Il monaco di Monza di Sergio Corbucci (1962); la signora Fiore in Totò contro i quattro di Steno (1963); Ottavia in Totò e Cleopatra di Fernando Cerchio (1963).

La troviamo in cinque pellicole con i mitici Franco Franchi e Ciccio Ingrassia di cui tre diretti da Giorgio Simonelli: ha interpretato l’isterica vedette Claudette in I due mafiosi (1964); Baby O’Connor in I due sergenti del generale Custer (1965); Rosalia in “2 mafiosi contro Al Capone” (1966). Poi è Taide, la fidanzata di Ciccio in Come inguaiammo l’esercito (1965) di Lucio Fulci; in Paolo il freddo (1974) diretto dallo stesso Ciccio Ingrassia interpreta se stessa e assume Franco come inserviente nel suo circo.

Moira partecipa anche ad altri film con attori eccellenti come Marcello Mastroianni, in “Casanova ’70” di Mario Monicelli (1965); con Walter Chiari in Gli italiani e le donne di Marino Girolami del 1962); in “Signore & signori” (1966), film vincitore della “Palma d’oro” a Cannes, diretto da Pietro Germi e prodotto da Carlo Ponti; con Nino Manfredi in “Straziami ma di baci saziami” di Dino Risi (1968); Vittorio Gassman in Profumo di donna (1974), nomination all’Oscar come miglior film straniero; con Lando Buzzanca in “Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza” (1975). La ricordiamo in Arrivano i bersaglieri di Luigi Magni (1980); Pin il monello di Sergio Pastore (1982).

Per 15 lunghissimi anni, Moira è assente dal grande schermo, ma partecipa come ospite in alcune trasmissioni televisive. La rivediamo, inoltre, in due film Viaggio di nozze in giallo di Michelangelo Jurlaro; Vacanze di Natale ’90 di Enrico Oldoini con Christian De Sica e “Natale in India”; infine, poco prima di essere colpita da un ictus, Moira si racconta nel documentario Moira Orfei. Amore e fiori (2006) diretto da Carlo Bevilacqua e Francesco Di Loreto.

Ha partecipato a tantissimi programmi nell’arco di oltre 50 anni e la sua ultima apparizione è datata 2 giugno 2015, intervistata a “Estate in diretta”.

(Clicca qui e vedi l’intervista)

Un atto dovuto, da parte ci Circus News, e a nome mio personale alla nostra MOIRA. A suo perenne ricordo. Un grazie va al marito Walter Nones e ai figli Stefano Nones Orfei e Lara Nones. W Moira, W il Circo.

(12. fine)

Giuseppe Calarota