Animali, la replica del Circo di Mosca all’Enpa: “Nessuna tensione durante la manifestazione” „”Mai, in nessun caso, abbiamo messo in dubbio il legittimo diritto di dissentire da parte dell’associazione in questione. Lasciamo l’auto-celebrazione e il facile trionfalismo a chi ne ha bisogno”“

Dopo la presa di posizione di Lella Girardi, presidente dell’Enpa di Parma, il circo di Mosca risponde a sua volta alle critiche lanciate dall’associazione animalista.

“Avendo letto la risposta della direttrice Enpa di Parma non possiamo che esprimere sorpresa, se non altro per i numerosi e reiterati tentativi di metterci in bocca parola da noi mai dette, ma non proseguiremo un dibattito che, vista la nostra partenza e il nostro ottimo successo di pubblico, visti i tempi- l’Enpa risponde solo ora ad un comunicato emesso da noi molti giorni fa- riteniamo ormai superata la polemica. Però, va detto che durante l’ultima manifestazione non abbiamo registrato nessuna tensione e ovviamente attendiamo le prove che dimostrino di nostre eventuali provocazioni altrimenti, le dichiarazioni della direttrice diventano ancora meno consistenti del famoso “venticello”. Ringraziamo principalmente i rappresentanti delle forze dell’ordine che con grandissima professionalità e discrezione hanno garantito un sereno svolgimento sia della manifestazione che del nostro altrettanto legittimo lavoro. Nessuna allusione, comunque, nel nostro comunicato né tanto meno nessuna accusa. Non saremo noi a spiegare all’Enpa di Parma né ai suoi delegati le prerogative e la facoltà di controllo spettante alle associazioni che, in altre parti, non attendono di essere invitate, ma si informano e partecipano attivamente.Abbiamo solo fatto notare, approfondendo come riteniamo giusto, che quando si fanno divisioni su chi sia civile o meno si fanno chiare affermazioni.Poi, sulla disquisizione relativa al nostro particolare mestiere, ben altri sono i possibili tavoli di dibattito e confronto e, almeno da parte nostra, cercheremo di non sfiancare ulteriormente i lettori e i redattori di questa testata alimentando ancora polemiche che, con questi tempi, perde ogni capacità di cronaca.

Una piccola aggiunta ci vuole però purtroppo: troviamo una strumentalizzazione smaccata anche per chi si occupa solo dell’aspetto comunicativo delle vicende, come l’Enpa Parma ha dimostrato di fare, la ricerca di utilizzare l’incidente di cui una bambina ma anche tutti noi siamo stati principalmente vittime.Come azienda, il nostro principale interesse è quello di far sentire a loro agio e in perfetta sicurezza il nostro pubblico, e facciamo di tutto per ottenere questo risultato, e un incidente simile non può che lasciarci costernati, anche perché, ovviamente, non sono cose che succedono spesso. Siamo stati solidali con la famiglia della piccola fin dal principio e siamo sempre a disposizione. L’imponderabile è sempre in agguato, per esempio, da poco un trapezista cadendo ha ferito, seppure in maniera lieve, una persona del pubblico. In quel caso gli animali non c’entrano nulla, ma si dimostra solo che gli incidenti, per quanto si faccia per evitarli, succedano. Succedono nei luoghi di lavoro, nei maneggi, durante gli spettacoli con e senza animali e comunque l’analisi dell’Enpa lascia molto a desiderare, specialmente da chi, queste tematiche, le dovrebbe conoscere.Utilizzare ancora questo argomento, non dimostra altro se non che la ricerca dell’argomentazione determinante rischia di portare fuori strada anche i meglio intenzionati. Mai, in nessun caso, abbiamo messo in dubbio il legittimo diritto di dissentire da parte dell’associazione in questione. Lasciamo l’auto-celebrazione e il facile trionfalismo a chi ne ha bisogno, e proseguiamo il nostro lavoro, cogliendo l’occasione per ringraziare anche la stampa locale di Parma e in particolar modo il quotidiano online Parmatoday e la Gazzetta di Parma per aver dato, a differenza di come spesso accade, voce anche alla nostra opinione. Se a Parma si potrà ancora esercitare la nobile arte del circo in maniera libera, noi saremo presenti, offrendo al nostro pubblico il meglio di cui siamo capaci”.