Riflessioni e saggi brevi sul mondo del Circo
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Il Circo, la fuga dalla realtà e la materia dei sogni
“Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà; perfino le allodole e le cavallette sognano, a detta di alcuni”. Con questo celebre incipit inizia The Haunting of Hill House, lo straordinario romanzo dell’orrore della scrittrice statunitense Shirley Jackson. Da sempre sperimentiamo questa impossibilità a mantenere costante la nostra percezione della realtà: ogni
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Il circo e la percezione del tempo
Ogni giorno della nostra vita sperimentiamo la sensazione del trascorrere del tempo. Chiunque si soffermi a riflettere sul mistero del tempo può rendersi conto che questa percezione non è perfettamente lineare, ma che incorre in continue variazioni. La percezione del tempo è stata studiata da psicologi e neuroscienziati per molti anni ed è ormai opinione
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Un viaggio nella Clownerie del Cuore
Una volta, qualche anno fa, un esperto di circo, membro stabile della giuria stampa di un prestigioso Festival italiano legato al circo classico, mi disse a proposito di Paolo Casanova, in arte Clown Carillon: “Non è un clown”. “E allora cos’è?” chiesi tra lo sbigottito e il sornione. “Non fa ridere. Se non fa ridere,
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Il Circo degli animali: stato dell’arte
Scrivere oggi di circo e animali è un’impresa ardita, perché l’argomento è divisivo, gli animi troppo accesi. Si è da decenni innescato il meccanismo tipico delle tifoserie, delle posizioni ideologiche e identitarie, della divisione netta e insuperabile tra sostenitori del circo tradizionale con gli animali, quello che spesso è definito zoo circo, e animalisti o,
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Il critico che non c’è
“Ci sono due specie di critiche, l’una che s’ingegna più di scorgere i difetti, l’altra di rivelar le bellezze. A me piace più la seconda che nasce da amore, e vuol destare amore che è padre dell’arte; mentre l’altra mi pare che somigli a superbia, e sotto colore di cercare la verità distrugge tutto, e
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Il circo, l’oblio e la persistenza della memoria
Chiunque abbia riflettuto seriamente sull’esperienza umana si è trovato prima o poi ad affrontare il mistero della memoria, ovvero quella straordinaria capacità con cui il nostro cervello codifica, immagazzina, consolida e richiama le esperienze che viviamo. Non parlo dell’ambiguo e troppo spesso aleatorio concetto di memoria degli storici, ma dei processi mentali che ci permettono
