Amministrazione costretta ad incassare la strigliata dell’Ente Circhi “Per legge non può non accettarli”. Erano stati banditi meno di 3 mesi fa.

Animali si o animali no? E’ “circo-gate” a Spoleto. La direttiva con cui la giunta comunale, meno di tre mesi fa, ratificava la decisione di non ammettere più in città gli spettacoli itineranti con animali al seguito – che aveva generato, specialmente su internet, un dibattito dai toni accesissimi tra chi plaudeva ad una scelta “coraggiosa” e chi invece criticava aspramente un provvedimento che avrebbe privato i bambini di un sano svago come il circo – è diventata praticamente carta straccia.

La strigliata – Già, perché evidentemente l’amministrazione non era a conoscenza del fatto che le normative nazionali in materia di spettacoli itineranti non consentono ai Comuni la scelta di non accettare i circhi con animali. E’ stato il presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Boccioni a segnalarlo agli uffici competenti, mentre il segretario dell’Enc ha espresso alcune perplessità sulle motivazioni che avevano spinto l’amministrazione a prendere una tale decisione. Motivazioni che, va detto ad onor del vero, la delibera di giunta del 20 marzo scorso riportava dettagliatamente: “La giunta comunale ha dato indicazione di non consentire più l’utilizzo della suddetta area per la realizzazione di circhi con la presenza di animali al fine di prevenire rischi per la pubblica incolumità e di garantire idonee condizioni igienico-sanitarie, nonché per dare risposta alle istanze di un consiglio comunale dei bambini dell’11 giugno 2012”.

Le delibere – La “suddetta area” è quella sita nella zona industriale di Santo Chiodo, di fronte all’isola ecologica, che una precedente direttiva di giunta, datata 3 novembre 2011, aveva individuato come spazio per allestire spettacoli viaggianti di vario tipo, e che ora, 62 giorni dopo il “congelamento”, torna disponibile per ospitare i circhi. L’ultima delibera della serie infatti, datata 22 maggio, consente nuovamente ai circhi con animali di fare tappa in città, e riconferma come luogo per installare i tendoni e le gabbie proprio Santo Chiodo.

Dietrofront – Un “dietrofront” abbastanza clamoroso quello a cui è stato costretto il governo cittadino, che  oltre a riammettere gli spettacoli con animali dovrà mettere a loro disposizione la stessa area che aveva generato tanta discordia. L’amministrazione, su questo punto, si è comunque tutelata dando mandato agli uffici competenti di individuare aree alternative e di pronto utilizzo per gli spettacoli itineranti, nella stesura della nuova variante generale al Prg in corso di predisposizione.