Cristopher Cristiani con le tigri

Martedì 30 aprile la commissione tecnica appositamente istituita dall’Ente Nazionale Circhi e formata da veterinari ed esperti del benessere animale, giuristi e ammaestratori, ha ultimato la stesura del Regolamento per l’educazione e l’esibizione degli animali nei circhi.

Il regolamento si compone di: una introduzione che contestualizza la peculiare tematica degli animali all’interno dei circhi, un preambolo, una sezione sulla terminologia utilizzata, e poi le due parti centrali: la prima riguarda i requisiti generali e comprende i capitoli su sicurezza, gestione degli animali, trattamento medico, sistemazioni, trasporto, addestramento degli animali, presentazione degli animali, interazioni con gli animali, personale (addestratori di animali, conduttori, addetti agli animali, gestore del circo), registrazione, documentazione, applicazione, sanzioni.

Brigitta Boccoli sulla pista del Moira Orfei

La seconda parte riguarda invece i requisiti specifici, e per la prima volta in Italia (ma molto probabilmente non solo) vengono presi in esame e indicati i requisiti (sistemazione, alimentazione, arricchimenti ambientali, ecc.) di tutte le specie presenti nei circhi.

Questo l’elenco delle specie esaminate e regolamentate: equidi, bovini, ovicaprini, suini, camelidi, giraffa, antilopi, elefanti, rinoceronti, ippopotami, felini selvatici, orsi, primati, canguri, otarie, istrici, specie esotiche alloctone di mammiferi (puzzola, procione, tapiro, ecc.), volatili domestici, ratiti, pappagalli, uccelli rapaci, pinguini, pellicani, rettili (serpenti, sauri, coccodrilli), tartarughe, aracnidi (ragni, tarantole, scorpioni).
Infine, l’allegato A, elenca gli indicatori scientifici e misurabili su cui deve essere basata la valutazione del benessere animale.

Flavio Togni coi suoi elefanti (foto Stefania Ciocca)

Concluso il Regolamento da parte della commissione tecnica, lunedì 6 maggio il documento verrà esaminato dal consiglio direttivo dell’Ente Nazionale Circhi, riunito dal presidente Antonio Buccioni presso l’Agis di Roma. Da questo momento, cioè dalla ufficializzazione del Regolamento da parte dell’Enc (il Regolamento verrà infatti adottato dalla associazione di categoria dei circhi italiani come elemento determinante per gli associati per far parte dell’Enc) il Regolamento inizierà ad essere presentato ad una serie di enti e istituzioni, compresi Commissione scientifica Cites e ministeri competenti, ma anche associazioni dei veterinari e altri. Obiettivo dell’Ente Nazionale Circhi è infatti quello di far si che il Regolamento vada ad integrare anche le linee guida Cites e le future normative in materia.

Redy MonticoDa questo punto di vista l’Enc intende presentare il lavoro ultimato anche ai ministri del neonato governo Letta le cui deleghe hanno diretta attinenza col settore dei circhi e animali: onorevoli Nunzia De Girolamo (Politiche agricole, alimentari e forestali), Massimo Bray (Beni e Attività culturali), onorevole Beatrice Lorenzin (Salute), onorevole Andrea Orlando (Ambiente).

Sono preventivate anche iniziative pubbliche, non esclusa una giornata seminariale e sicuramente una conferenza stampa per far conoscere all’opinione pubblica il frutto, sicuramente innovativo e scientificamente fondato, di un anno di lavoro che ha impegnato una trentina di esperti.

Il presidente Enc, Antonio BuccioniLa commissione tecnica resterà ovviamente attiva e partecipe e quindi non verrà sciolta, ma continuerà a seguire l’iter dei lavori, anche in vista di aggiornamenti e integrazioni, e soprattutto dell’applicazione del Regolamento, che prevede anche la verifica di apposite competenze da parte di chi addestra e utilizza gli animali nei circhi.

“E’ con grande soddisfazione che annuncio la conclusione del nuovo Regolamento”, dice il presidente Enc, Antonio Buccioni. “Ringrazio tuti i componenti della commissione tecnica che hanno profuso tempo, energie, competenza e passione in questo progetto, sul quale si apre adesso la fase della presentazione pubblica. Ritengo che si possa dire con chiarezza che il circo italiano ha fatto la propria parte dimostrando credibilità associativa e categoriale”.
Appena il Regolamento sarà impaginato, verrà pubblicato su questo sito e stampato per essere distribuito.

 

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