L’American Circus sta presentando i suoi spettacoli a Reggio Emilia, seconda tappa del tour dopo Verona.

Fondato nel 1963 da Ferdinando Togni con i tedeschi Williams e gli spagnoli Castilla, l’American Circus è sempre stato sinonimo di grandiosi spettacoli e di alta qualità. Poi, nel 1980, i Togni rilevano tutte le quote e l’American Circus diventa italiano al 100%. Il complesso è oggi diretto da Flavio e Daniele Togni.

A differenza del passato, per questo tour viene utilizzato lo chapiteau ad una pista, invece del colossale tendone a tre piste per cui l’American Circus era diventato celebre.

La nuova produzione è intitolata “The Dreamer”, il sognatore, ed il sogno è il filo conduttore di tutto lo spettacolo, la cui narrazione è affidata ad Alberto Gamberini, attore milanese di lungo corso con alle spalle un’importante carriera teatrale. La vicenda ruota attorno all’uomo delle pulizie del circo (il Gamberini appunto) che sogna di diventare circense e, dopo essersi addormentato, inizia un viaggio onirico che lo porterà ad incontrare tutti i protagonisti dello spettacolo, interagendo con loro, ma soprattutto con il pubblico.

Le due ore di spettacolo, uno show tradizionale che alterna acrobatica e giocoleria con numeri di animali e riprese comiche, vedono in pista buona parte dell’ultima generazione dei Togni, gran parte dei quali brillantemente diplomati all’Accademia d’Arte Circense di Verona, accanto ad artisti di fama internazionale, ingaggiati per l’occasione.

L’apertura è il classico chiarivari con un nutrito numero di artisti in pista in una presentazione corale di giocoleria, acrobatica a terra, cerchio aereo.

A sancire con l’autentica passione di famiglia per i cavalli, Ilaria Togni, addestratrice in livrea rossa, presenta i suoi purosangue bianchi in una serie di passaggi nei cerchi.

 

I destrieri bianchi sono protagonisti anche del numero successivo in cui Alexander Togni, giovane e raffinato cavallerizzo, porta in pista la giocoleria a cavallo: palline, clave e torce infuocate sono gionglate con grande abilità sul cavallo al galoppo.

Yuri Caveagna dà lustro al suo celebre cognome con uno dei migliori numeri di rola-bola attualmente sulle piste: in equilibrio (e poi addirittura in verticale) sul rullo oscillante, aggiunge gradini fino a restare in equilibrio sul settimo piano. Impressionante il finale in equilibrio su una colonna vacillante di otto rulli sovrapposti.

Per un Caveagna che esce, un Caveagna entra in pista: Sonny, poco più che ventenne, brillantemente diplomatosi all’Accademia d’Arte Circense di Verona pochi anni fa, è attualmente uno dei migliori giocolieri della sua generazione. Nonostante la  giovane età è già ospite fisso delle piste più prestigiose dove giongla con grande sicurezza palline, clave e fino a otto cerchi.

L’arte dell’antipodismo o trinca, la giocoleria con i piedi, è rappresentata dalla giovanissima Erika Togni che con eleganza e disarmante disinvoltura fa roteare cilindri, palloni,tessuti, ruote…

Costume bianco per l’ungherese Ivan Makay, acrobata dell’aria, che vola sopra la pista in un assolo alle cinghie aeree.

La spietata, quanto insensata, guerra degli animalisti ha fatto si che la presenza degli elefanti sia ormai sempre più rara: nella sua isola felice, l’American Circus si affida alla mano esperta di Jones Togni che manda in pista due mansueti pachidermi asiatici cavalcati ed impreziositi da altrettante amazzoni.

L’intervallo di quindici minuti serve per attrezzare la pista per uno dei momenti clou dello spettacolo: la gabbia di tigri del bengala addestrate da Bruno Togni. Figlio d’arte (suo padre è il mitico Flavio Togni), poco più di vent’anni, già talentuoso giocoliere in bouncing, presenta un bellissimo numero di otto  tigri che hanno dai due ai quattro anni (di cui due con il manto bianco) che è il tipico esempio del moderno addestramento in dolcezza.

Dopo lo smontaggio della gabbia a tempo di record, Enis e Claudio Togni affrontano il letto elastico con una parodia comica ispirata all’Oktoberfest, compiendo spericolate evoluzioni sotto l’effetto alcolico (ovviamente simulato) della birra.

Ritornano in pista Yuri e Veronica Caveagna con una impressionante dimostrazione di tiro di precisione con le balestre e lancio coltelli su bersaglio umano, in cui viene anche riesumato il mito di Guglielmo Tell, con tanto di mela posta sulla testa della partner e perfettamente centrata da grande distanza.

Adriana Togni, già protagonista insieme alla cugina Sarah di un bellissimo trapezio a due (Junior di Bronzo al Festival del Circo di Montecarlo 2016) presenta un ottimo numero di tessuti aerei, a conferma della vocazione per il volo della famiglia Togni, che ha sempre annoverato grandi trapezisti.

Il finale è tutto in bianco, con Cristina Togni e i suoi splendidi cavalli bianchi per ricordare a tutti che il circo è… equestre.

E per i saluti finali entra in pista il direttore Flavio Togni, autentica leggenda del circo, che con un palmares di un Clown d’Oro e tre Clown d’Argento è tuttora l’artista più premiato al Festival del Circo di Montecarlo e una figura di rilievo grazie alle numerose partecipazioni, in qualità di giurato o special guest, in diversi Festival Internazionali dedicati al circo, tra questi il Festival Internazionale del Circo d'Italia.

 

Lo spettacolo del Circo Americano è molto piacevole: brillante e ben confezionato, costumi molto curati e luci suggestive, è senz’altro uno dei migliori attualmente in circolazione. Il suo punto di forza è senz’altro la numerosa nuova generazione dei Togni, che singolarmente esprimono tutti ottime individualità. Purtroppo nello spettacolo non c’è traccia di numeri di troupe, che comunque potrebbero essere nuovamente realizzati, considerata la straordinaria abbondanza di giovani risorse a disposizione.

Grandi assenti di questo spettacolo (e sinceramente se ne sente davvero la mancanza) sono i numeri classici per antonomasia, come il filo alto o, ancora di più, il trapezio volante, che nell’immaginario collettivo forse più rappresenta lo spettacolo circense e che una volta era appuntamento fisso sotto lo chapiteau dell’American Circus.

L’American Circus proseguirà la sua tournée a Brescia dove sosterà per tutto il periodo natalizio.

Filippo Allegri