Il circo sociale «Clap» di Arona esporta la sua start up in Brianza. Il tendone è stato inaugurato sabato nel complicato quartiere Cantalupo-Cederna di Monza. L’associazione ha vinto un bando comunale con altre due realtà sportive e una cooperativa per riqualificare il rione. A giugno, si inizia con un primo test, i campi estivi: «Da noi – dicono i promotori aronesi – l’errore è ben accetto. Non cerchiamo la perfezione: ognuno arriva a un risultato e questo rende felici». 

Gli spazi  

La start up è nata sei anni fa ad Arona e in tutto questo tempo, tra attività nelle scuole da Oleggio fino a Verbania, e corsi pomeridiani e serali è riuscita a coinvolgere almeno cinquecento persone. Ad Arona, la scuola di circo formata da Laura Cantù, Pasquale Di Palma e Gianluca Ferrari ha dovuto rinunciare al suo primo tendone da 270 metri quadrati, smontato dal campo dell’oratorio nel 2013. Mentre questo «cerca ancora casa» e la sede dei corsi si è spostata nel frattempo alla scuola elementare aronese «Dante Alighieri», ecco spuntare un altro tendone. È più grande, misura 370 metri quadrati, si trova fuori provincia e anche fuori regione. Il circo Clap è arrivato fino a Monza, in un quartiere nato come operaio e che ha bisogno di essere riqualificato anche con lo sport e l’aggregazione: «Abbiamo vinto un bando del Comune – spiega Di Palma -. Con una società di basket, una di ciclismo e una cooperativa abbiamo costituito una Aps, un’associazione di promozione sociale attraverso cui ci occuperemo dell’area sportiva dell’ex campo da calcio del quartiere Cantalupo-Cederna». L’area si trova tra le vie Baioni, Della Robbia e Bucci: «Abbiamo già iniziato a farci conoscere da un anno nelle scuole. Sul posto, ci aiutano Fabio Giangreco e Luca Carozza, campione italiano di “snake line” (evoluzioni in equilibrio su un nastro di pochi centimetri, ndr). In più, formeremo nuovi giovani che potranno collaborare anche in futuro». 

I ragazzi, ma pure gli adulti, potranno mettersi alla prova con le varie arti circensi, la giocoleria, i piatti cinesi, l’acrobatica, l’equilibrismo su trampoli, fune o monociclo, la clownerie e in generale con il teatro: «Non puntiamo alla performance impeccabile – ribadisce Di Palma – . Ognuno può cercare la disciplina in cui è più dotato e mettersi alla prova, scoprendo una passione e trovando amici con cui condividerla».