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Il circo, ai giorni nostri, è visto come un luogo “quasi” del passato e i moderni mezzi di comunicazione come il cinema, la TV, il web, ne hanno smontato tutto il fascino che invece “aveva” tanti anni fa quando sia gli adulti che bambini si lasciavano affascinare da qualcosa di mai visto prima. E questo mondo incantato, il circo appunto, ha ammaliato in passato anche il cinema. Ne è un esempio eccellente il regista Federico Fellini. Era talmente preso e attirato da questo straordinario mondo tanto da trovarne quasi sempre traccia nei suoi film. Fin da piccolo lo attraeva tutto quello che lo poteva portare fuori dalla realtà, in mondi fantastici, popolati da personaggi straordinari e fuori dall’ordinario. Una passione radicale, oserei dire un’ossessione; una lente con la quale guardare il mondo. La sua visione della realtà era profondamente intrisa di amore per il circo e per i clown in particolare, e proprio per questo gli venne congeniale rappresentare nei suoi film persone appartenenti a questo mondo. Fellini, oltre a costruire identità clownesche nelle sue opere, si circondò nella sua vita di personaggi dalle chiare caratteristiche circensi, molto spesso spiccatamente involontarie. Giulietta Masina è stata la perfetta interprete dei personaggi più circensi dell’intera filmografia felliniana: Gelsomina in La strada e Cabiria ne Le notti di Cabiria.

E, in questa rubrica tratteremo proprio questi suoi film.


Storia di tre amori (The Story of three loves) (USA 1953) – Regia: Gottfried Reinhardt

Una vampata d’amore (Gycklarnas afton) (Svezia 1953) – Regia: Ingmar Bergman

Essi vivranno (Battle Circus) (USA 1953) – Regia: Richard Brooks


LA STRADA

Italia 1954 – Genere Drammatico – Durata 107’ – b/n

Regia di Federico Fellini

Con Anthony Quinn, Giulietta Masina, Richard Basehart, Aldo Silvani

Ripresa dell’Arena Circo Medini

Trama

Gelsomina, una povera ragazza di paese, viene affidata a Zampanò, uno zingaro girovago. Lei è sensibile e sempre tesa a scoprire i misteriosi segreti della natura e delle cose. Lui, opaco e massiccio, terrestre e animalesco, si accorge appena di quello che vede e tocca. Fra i due, naturalmente, non è possibile nessuna comunione e Gelsomina ne soffre tanto da voler andar via. Ma un altro girovago, un funambolo chiamato “Il Matto”, la convince anche del misterioso segreto della sua missione vicino a Zampanò. Tutto serve e tutti gli uomini servono a qualcosa – le dice il Matto – e lei “serve” restando vicino a Zampanò. Gelsomina capisce e rimane, ma un giorno Zampanò, che non era mai andato d’accordo con il Matto, viene alle mani con lui e, quasi senza volerlo, lo uccide. Gelsomina impazzisce dal dolore, perché il Matto, in un certo senso, era stato per lei la chiave di tutti quei misteriosi segreti che, prima di conoscerlo, essa aveva solo intuito nella natura. Di fronte a quella pazzia, Zampanò resta di sasso e non sa cosa fare. Il giorno, però, in cui si accorge che le frasi dissennate di Gelsomina sulla morte del Matto potrebbero condurlo in prigione, si decide ad abbandonare la donna mentre dorme. Qualche anno più tardi, all’improvviso, gli dicono che è morta e di fronte a quella morte Zampanò ha di colpo la rivelazione del significato di quella vita: l’animale si trasforma in un uomo cosciente.


Il circo a tre piste (3 Ring Circus), (USA, 1954) – Regia: Joseph Pevney

Il Circo delle Meraviglie (Ring of Fear) (USA, 1954) – Regia: James Edward Grant

I diavoli volanti del circo (Messico 1954) – Regia: Roberto Rodriguez

Zingaro (Gypsy colt) (USA 1954) – Regia: Andrew Marton


TRAPEZIO (Trapeze)

USA, 1956 – Genere Drammatico – Durata 105’ – color

Regia di Carol Reed

Con Tony Curtis, Gina Lollobrigida, Burt Lancaster, Katy Jurado

Trama

Mike, lavora per il circo di Parigi come trapezista, ed è uno dei pochi in grado di eseguire il triplo salto mortale. Ma a causa di una caduta è rimasto zoppo. Tino, il figlio di un altro celebre trapezista, gli chiede di insegnargli il numero che lo ha reso celebre. All’inizio Mike rifiuta, ma alla fine accetta di esibirsi insieme a lui. Del circo fa parte anche Lola, ragazza priva di talento, che vorrebbe esibirsi con Tino e Mike.Riprese effettuate al Cirque d’Hiver di Parigi.

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LE NOTTI DI CABIRIA

Italia 1957 – Genere Drammatico – Durata 110’ – b/n

Regia di Federico Fellini.

Con Franca Marzi, Giulietta Masina, Amedeo Nazzari, Dorian Gray, François Périer, Franco Fabrizi, Mario Passante, Ennio Girolami, Pina Gualandri, Polidor, Aldo Silvani, Amedeo Girard.

Trama

Piccola battona romana è derubata e quasi ammazzata da un rispettabile impiegato cui ha affidato tutti i suoi risparmi nella speranza di farsi sposare e rifarsi una vita. Nonostante la struttura rapsodica, l’arco narrativo è rigoroso e armonico, paragonabile a una sinfonia in cui i diversi tempi s’allacciano per convergere alla definizione della protagonista e del suo destino. Episodi memorabili: la villa di A. Nazzari, il pellegrinaggio al santuario del Divino Amore, l’ipnotizzatore nel cinema di periferia. Oscar per il miglior film straniero. Fornì la base alla commedia musicale Sweet Charity e al film (1969) omonimo di Bob Fosse con Shirley MacLaine.


Il Principe del Circo (Merry Andrew) (USA, 1958) – Regia di Michael Kidd

Il Grande Circo (The Big Circus) (USA, 1959) – Regia di Joseph M. Newman

Circus (of) Horrors (Inghilterra 1960) – Regia – Sidney Hayers

arrivederci a DOMENICA prossima (4. continua)

Giuseppe Calarota