Riportiamo dal portale de Il Corriere della Sera a firma di Lorenzo Salvia. Colpisce il dato finale secondo cui gli italiani sarebbero più favorevoli alla caccia che ai circhi con animali.

Quattro righe appena in un fascicolo alto così, che sfiora le 20 mila parole. Eppure la svolta c’è: i circhi italiani, e anche quelli stranieri che verranno da noi a tirar su il tendone, dovranno fare a meno degli animali. Niente leoni, niente tigri, stop agli elefanti e pure ai cavalli. Per intrattenere grandi e piccini ci saranno solo acrobati, pagliacci e spettacoli d’arte varia. Non è una promessa generica ma un impegno preciso che il governo ha preso in un disegno di legge depositato in Parlamento. Anche se per vederne gli effetti concreti ci vorrà un po’ di tempo. 

Il divieto

Per capire cosa succederà bisogna sfogliare il disegno di legge sul cinema presentato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Il testo – approvato in consiglio dei ministri alla fine di gennaio e adesso all’esame del Senato – parla anche di spettacoli dal vivo. Dice che il governo scriverà un nuovo codice dello spettacolo, e ne fissa subito alcuni principi. Uno dei principi sta proprio in quelle quattro righe che segnano una svolta. Dicono che il governo si impegna alla «revisione delle disposizioni in tema di attività circensi, specificatamente finalizzate alla graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse». La direzione è segnata. Ma quali saranno i tempi di un’operazione che le associazioni ambientaliste e animaliste chiedono da tempo?

I tempi

Non è questione di mesi. Prima la legge cinema deve essere approvata dal Parlamento, poi il governo deve scrivere il nuovo codice degli spettacoli con il divieto dentro. Poi ancora il divieto sarà «graduale», cioè per tappe successive. In tutto ci vorranno almeno un paio d’anni. Sarebbe stato difficile, però, decidere dall’oggi al domani senza mandare per aria un settore, quello dei circhi, che già adesso fatica a stare in piedi. Anche la Catalogna, che l’estate scorsa ha fatto questa scelta dopo aver messo al bando pure la corrida, ha dato ai circhi un anno e mezzo di tempo, con un divieto che scatterà nel 2017. Secondo l’ultima rilevazione dell’Eurispes, è contrario all’uso degli animali nei circhi oltre il 70% degli italiani. Più di quelli contrari alla caccia.