Animalisti in presidio, il Circo Millennium: "Contro di noi solo calunnie, noi rispettiamo gli animali"
Dopo le dure parole espresse dalla presidente della onlus AnimAnimale contro il sistema circo, dalla direzione del Circo Millennium replicano e sottolineano: "Persone qualificate verificano l'aspetto del benessere dei nostri compagni di vita"
Secca replica della direzione del Circo Millennium all'associazione AnimAnimale Onlus che ieri, con la sua presidente Brunetta Tori, aveva annunciato presidi di protesta in concomitanza con gli spettacoli del circo che sarà a Pisa, in zona Ikea, dal 4 al 21 marzo. "Abbiamo appreso dai giornali l'enorme campagna denigratoria, diffamatoria e calunniosa espressa nei nostri confronti dalla presidentessa dell'associazione AnimAnimale – sottolineano dal Circo Millennium – c'è da ricordare che il circo è formato da persone, famiglie che portano avanti da generazioni questa lunghissima e longeva tradizione, vivono di ciò e sanno, oltre che rispettare gli animali, rispettare le leggi e il prossimo. Siamo di fronte ad una campagna di moda e politica, finalizzata al boicottaggio e al razzismo, chiunque ama un animale può sentirsi offeso da noi, proprio per come veniamo descritti da persone come la pseudo animalista in questione".
"Lasciamo giudicare il nostro comportamento nei confronti degli animali da persone qualificate come veterinari, Asl e Forestale dello Stato, i quali in ogni città da noi visitata vengono a verificare l'aspetto del benessere dei nostri compagni di vita – affermano ancora dalla direzione del Circo Millennium – durante lo spettacolo è nostra abitudine invitare il pubblico a vedere come vengono mantenuti i nostri animali allo zoo, inoltre non abbiamo muri che possano nascondere la crudeltà descritta da questa facinorosa".
"Il circo è nato e vive con il pubblico pagante, pertanto crediamo sia giusto lasciare decidere agli spettatori come comportarsi nei nostri confronti – concludono dal Circo Millennium – ora ci spieghiamo perché questa notte una macchina si è avvicinata alle nostre strutture gridando le più brutte parole, perché questi articoli senza diritto di replica sono molto pericolosi e suscitano odio nell'opinione pubblica"