Mercoledì della scorsa settimana alcuni lavoratori del circo, tutti di cittadinanza romena, si erano presentati in Questura per raccontare le precarie condizioni di lavoro con le quali erano costretti a fare i conti. Ma il Circo respinge le accuse

Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Con queste accuse è stato denunciato il titolare dei Circo Nando Orfei, in città fino all’altroieri e da ieri a Lecco.

Mercoledì della scorsa settimana alcuni lavoratori del circo, tutti di cittadinanza romena, si erano presentati in Questura per raccontare le precarie condizioni di lavoro con le quali erano costretti a fare i conti.

Nei giorni successivi alcune pattuglie della Polizia, con la collaborazione degli uomini della Guardia di Finanza, hanno effettuato degli attenti controlli. Al termine, per il titolare e per due collaboratori è scattata la denuncia. In sostanza, sarebbe emerso che gli operai prestavano la propria opera senza essere in possesso di regolare contratto di lavoro.

«Tutte le accuse mosse ai titolari del Circo Nando Orfei al momento sono quelle della fase delle indagini – commenta Andrea Barlocco in qualità di portavoce del Circo -. Ci sono alcuni lavoratori che se ne sono andati di notte, tra l’altro quando c’era da smontare i tendoni e preparare il viaggio per Lecco, dicendo che erano sfruttati. Tengo a precisare che anche dagli atti non risulta che siano creditori di un solo euro. Quanto alle condizioni in cui lavoravano, posso solo dire che vivevano in carrozzoni a loro riservati, con tanto di docce e televisione satellitare. Al momento risulta che abbiano chiesto lo stato di rifugiati e che siano ospiti di un hotel di lusso. In ogni caso – conclude Barlocco – ringraziamo la Polizia per la discrezione con cui ha condotto le verifiche, certi che il nostro avvocato Monica Cabello saprà far valere le nostre ragioni».