Va bene, l’Italia è un paese dove i ragazzi devono fare sempre più acrobazie, ma forse Michael Martini esagera. A 15 anni è già nel Guinness per essere stato il più giovane al mondo a eseguire un quadruplo salto mortale: era il 1° giugno 2013 e lui era a Massafra, nel Tarantino, col circo Nelly Orfei. Il cui tendone da 1.800 posti è piantato da oggi e almeno fino al 16 febbraio ad Assago, di fronte al Forum. Tanto per inquadrare il soggetto, Michael a 10 anni ha effettuato un triplo mortale bendato a 15 metri da terra, e con la sorella Angela nel 2014 ha vinto il Festival di Montecarlo – sostanzialmente il Mondiale del circo – sempre con un triplo mortale.

Michael, ma come si fa?
“Basta allenarsi tantissimo”.

Non la faccia così semplice.
“Certo, non lo è. È che io nel circo sono nato, proprio in senso fisico: mio padre Darix era acrobata, ora è diventato direttore artistico. Fin da bambino stavo col naso per aria guardandolo fare evoluzioni. Ovvio che volessi imitarlo, a 7 anni ho cominciato”.

Quindi non ha mai desiderato un’altra vita? Tutti i bambini sognano di fare l’astronauta o il calciatore.
“Nello spazio vado comunque. Quanto al calciatore… beh quello sì! Sono tifoso milanista e titolare fisso nella squadra del circo. Gioco in attacco, ma non segno molto, preferisco giocare per la squadra. Comunque giochiamo a ritmo molto basso, non possiamo permetterci di farci male”.

Non le spiace non avere avuto una vita normale?
“Che significa normale? Per me la normalità è questa. Se intende una vita non nomade no, non mi spiace aver vissuto così. Con Internet frequento regolarmente il liceo linguistico, prima andavo alle elementari e medie delle città in cui il circo si fermava. Quello non era comodissimo, ma mi sono adattato. Sono pieno di amici, non solo nel circo, faccio la vita di un ragazzo come tutti”.

A parte che ogni giorno, per allenamenti e per lo spettacolo, sale su una pedana e da lì si tuffa nel vuoto. Mai avuto paura?
“Cinque minuti, all’inizio. Poi basta. Ma ho la sana paura di fondo che mi impedisce azzardi. Quando inizio ad annoiarmi con un numero, penso a una novità, ma la provo e riprovo molto a lungo, e con tutte le protezioni. Solo per aggiungere il quarto salto mortale ho fatto un anno di tentativi”.

Aggiungerà anche il quinto?
“In futuro non lo escludo. Ma già quattro di fila da vedere sono uno spettacolo mozzafiato”.

A proposito, ci sono acrobati capaci di fingere di sbagliare il numero, per dare ancor più brividi al pubblico. Lei? “No. Ma solo perché non sono capace di sbagliare”. È molto sicuro di sé. Aggiungiamoci che sta nel circo e ha un fisico da acrobata. Confessi: quanto rimorchia?
“Ehhhh, diciamo parecchio. Anche troppo. Ma come i marinai ne ho una diversa in ogni città”.