A Capodanno, come da tradizione, è di scena anche il circo. E proprio l’attività e la professionalità circense sono protagonisti a Roma con il circo Medrano (fotogallery). Una tradizione che quest’anno festeggia i 150 anni, passando dalle esibizioni equestri di alta scuola ai volteggi romantici al trapezio, dagli spericolati motociclisti nel Globo della Morte alle tigri di Giordano Caveagna. E poi giraffe, elefanti, canguri, cammelli, emù, lama, nandù e molte altre specie diretti da Braian Casartelli.

Il Medrano, tra i numerosi primati, può vantarsi di essere l’unico circo italiano ad aver vinto per due volte l’ambito Clown d’Oro al Festival del Circo di Montecarlo ossia l’equivalente del premio Oscar per il mondo della cinematografia.

La famiglia Casartelli è stata recentemente definita nel Principato di Monaco ‘La più grande famiglia di circo di alto livello in attività’. Effettivamente, si tratta di un nucleo numeroso la cui forza e determinazione è all’origine dei grandi successi internazionali.

“Da sette generazioni la nostra famiglia -spiegano i Casartelli- focalizzano tutta l’esperienza, competenza e talento nell’ideare e realizzare ogni anno uno spettacolo nuovo ed emozionante, che rimane per sempre impresso nelle menti e nei cuori dei piccoli e dei grandi spettatori che vi partecipano”.

“Ed è veramente grazie anche all’ammirazione e alla stima che quotidianamente ci arrivano -sottolineano- da ogni parte del mondo e dalle persone più diverse, anche dagli addetti ai lavori, che questa lunga storia di amore, sacrificio, orgoglio viene messa in scena”.

Ma anche con umiltà visto che, come nella migliore tradizione circense, ‘tutti fanno tutto’. Non ci si deve meravigliare, infatti, se l’acrobata alle prese con evoluzioni aeree su corde lisce è la ragazza che, al botteghino, vende i biglietti, così come dietro agli spettacoli divertenti dei clown sono gli stessi trapezisti del Brasile, i Flying Regio, a riordinare la pista. Tra animali e coreografie da brivido non resta che applaudire anche per l’abbraccio che il famoso domatore Giordano Caveagna scambia con le sue tigri. Piccoli gesti che rendono ineguagliabile il ‘più grande spettacolo del mondo’ made in Italy.