Memorabile l’udienza che il Santo Padre Giovanni XXIII aveva concesso a Orlando Orfei; nelle foto dell’epoca c’è il Pontefice che accarezza un leoncino. A cinquantatré anni di distanza si è ripetuta la medesima scena con Benedetto XVI che ha chiesto alle amministrazioni pubbliche di impegnarsi per la tutela della categoria e ricercare sempre un buon inserimento nelle realtà locali.

Egli ha sottolineato «la capacità di usare il linguaggio particolare e specifico dell’arte circense». Il linguaggio d’arte del circo riesce ad aprire strade di «dialogo con piccoli e grandi, suscitando sentimenti di serenità, di gioia e concordia». Inoltre nel suo discorso ha chiamato il mondo del circo «a testimoniare quei valori che fanno parte della loro tradizione: l’amore per la famiglia, la premura per i piccoli, l’attenzione ai disabili, la cura dei malati, la valorizzazione degli anziani e del loro patrimonio di esperienze».

Giovedì scorso abbiamo intervistato il marito della titolare del circo ‘Marina Orfei ospitato a San Salvo in questi giorni, Giuseppe Spada. La titolare era impegnata nello spettacolo. Il circo si trova sulla sinistra del centro commerciale ‘Insieme’.

Quante persone lavorano in questo circo?
Una trentina.

Quanti gli automezzi?
Circa trenta lo stesso.

Quali sono i posti dove lavora di più?
In Puglia, Grecia e Turchia.

Quali sono gli impegni burocratici quando dovete sostare in un paese?
La Legge 18 marzo 1968, n. 337 detta le disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante. L’ Art. 1 dice che «Lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante». Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore. I principali impegni cui dobbiamo adempiere sono: richiedere l’autorizzazione al Comune e pagare le tasse per l’occupazione del suolo pubblico e della SIAE, ricevere i controlli del veterinario. I vari enti non ci forniscono alcun tipo di servizio.

Da quando e perché fa questo lavoro?
Questi sono lavori che si tramandano di padre in figlio. Chi sceglie di restare a fare questo lavoro (che ti porta ad essere sempre itinerante non solo tu, ma anche la famiglia che ti formi) lo fa per pura passione. Ma oggi purtroppo la gente ha perso il gusto dello spettacolo dal vivo. I bambini soprattutto sono attirati solo da computer, play station, tv e simili hanno perso il gusto dello stare con gli altri, la curiosità sugli animali, lo stupore per le cose davvero belle.

Domanda giornalista: Posso fare una critica? Purtroppo questo che dice lei è vero. Sono dati di fatto che constatiamo con i nostri figli. Il circo sta attraversando un periodo di crisi dovuta non solo alla crisi economica ma soprattutto proprio per quello che dice lei. Oggi è la prima volta che entro in un circo e lo vedo con un occhio critico da ex studentessa di marketing. Il circo ha un grandissimo potenziale e ruoli nuovi. Ma per avere successo deve imparare ad interagire con il mondo che è cambiato: un maggior contatto non solo con le scuole ma con tutti mass media sia livello locale che mondiale; cambiare ottica mettendosi dalla parte dei potenziali clienti per capire come attirarli e come farli uscire entusiasti. I bambini che escono dal circo devono diventare il maggiore veicolo di pubblicità dicendo ”mi, bello!!!”;. Le formule possono essere tantissime: favorire di più il contatto con gli animali ad esempio far cavalcare i poni, dare dei piccoli omaggi, sperimentare la combinazione di spettacoli più idonea (es. alternare spettacoli di trapezio con uno di animali), abbassare i prezzi, fare politiche per le famiglie e così via.

Risposta di Giuseppe Spada: Ammettendo pure che lei abbia ragione dovrei pagare qualcuno esterno apposta e non me lo posso permettere. Già il disbrigo di pratiche burocratiche richiede tempo e impegno.

Domanda giornalista: Non è indispensabile;  basta che ognuno di voi dedichi un ora al giorno a questo cambiamento di ottica (siete trenta), coordiniate e scegliete tra voi il più adatto a questo incarico. Esistono tanti libri e siti che insegnano le varie tecniche di marketing. Non so perché vedo bene in questo ruolo quell’uomo che ha vestito i panni del pagliaccio.
Facciamo un esperimento: un’offerta per i lettori di San Salvo.net.

Risposta di Giuseppe Spada: A chi presenta una stampa di questo che lei mi dice, il prezzo del biglietto sarà di € 8.

sansalvo.net