PORDENONE. «Vogliamo un dialogo aperto con gli animalisti di Pordenone: il circo Moira Orfei crede nel confronto».

Andrea De Palma è arrivato in città con la prima colonna di tecnici dello staff circense che, ieri, ha sistemato l’area in via Prasecco. Dove si attenderà Moira con il suo zoo e la squadra allargata di trapezisti, showman, pagliacci e la star Brigitta Broccoli. Il circo è anche occupazione, da difendere.

«Siamo in 150 e ci teniamo al nostro lavoro con Moira e gli animali che sono molto curati e amati – ha continuato Di Palma –. Ci occupiamo di pubblicità e sistemiamo l’area prima dell’arrivo degli animali, che sono attesi il 9 settembre. La cintura di sicurezza sarà una tutela per la nostra attività, ma non risponderemo alle eventuali provocazioni: crediamo nel dialogo e nelle scelte libere e democratiche. Nessuno è costretto a venire al circo».

Lo ripetono, i circensi: «Non costringiamo nessuno ad assistere ai nostri spettacoli – ha proseguito Di Palma che non vuole dar corda alle polemiche –. La legge permette l’attendamento e saremo rispettosi, come sempre, delle regole. Paghiamo regolarmente tasse e bollette, lasciamo pulite le aree di attendamento: siamo un’azienda che dà lavoro».

Il problema, casomai, sono le condizioni di lavoro degli animali. «Ci sono un elefante, il leone bianco, l’ippopotamo pigmeo e altri animali tutti nati in cattività – ha sintetizzato il tecnico di Moira Orfei –. L’amore per loro si esprime con la cura: le condizioni di trattamento che sono buone».

Lav, Afvg, Lac, Venus in fur e altri attivisti dei diritti animali sono pronti alla protesta. «Gli animalisti possono protestare, ma quello che chiedo agli attivisti è di osservare lo stato degli animali negli allevamenti di galline ovaiole, in certe stalle e nei canili-lager. Nel nostro circo gli animali sono amati».

Intanto Animalisti Fvg, dopo “l’intervista mascherata” al sindaco Pedrotti, hanno lanciato in rete una campagna che, nelle speranze dell’associazione, dovrebbe passare dal virtuale al reale con la collaborazione proprio dei Comuni, Pordenone in primis. Su questa il sindaco è stato prudente sotto la loggia: «Non vi dico di sì» è stata la risposta.

Attraverso un fotomantaggio è stato proiettato un manifesto che recita – sopra una veduta della città – “Pordenone dice no al circo con gli animali. Viva il #circosenzaanimali!”.

«Con l’augurio che il Comune ci ripensi e che, in un futuro non troppo lontano, realizzi un’affissione gigante di questo tipo – è il commento di Animalisti Fvg che ha lanciato la campagna sui social network –. Perché no?».

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