Un allevamento di dromedari alle pendici dell’Etna. Un progetto diventato realtà grazie a un giovane veterinario trasformatosi in imprenditore: Santo Fragalà è riuscito a importare a Trecastagni tre dromedari dall’Olanda e da due parchi faunistici d’Italia. “Si chiamano Carmen, la prima ad essere arrivata nel gruppo, perché è arrivata per la Madonna del Carmine così ci siamo affidati a mani divine per l’inizio di questa attività, poi abbiamo Mustafà che invece ha sei anni e infine c’è Jamila che è la più giovane e la più curiosa del gruppo e ha 5 anni”. Nell’azienda “Gjmàla” i dromedari producono il cosiddetto oro bianco del deserto: il latte viene utilizzato per una linea di cosmetici e soprattutto come alimento ricco di proprietà benefiche: “Questo fa sì che è un latte che può essere dato a tutti, ma in particolar modo a degli intolleranti, neuropatici, malati terminali e addirittura anche diabetici”. Considerata l’escursione termica tipica del deserto, i dromedari dell’Etna qui stanno benissimo. Merito anche per l’affetto che ricevono in questa piccola azienda a conduzione familiare dove gli animali vengono amati e curati nei minimi dettagli: “I dromedari perché? Perché sono animali veramente stupendi”. Ed evidentemente si trovano molto bene a respirare l’aria buona alle pendici del vulcano più grande d’Europa, visto che Jamila aspetta anche un cucciolo.

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