IMPERIA – Ieri pomeriggio tanta gente all’inaugurazione.
Parcheggiata accanto alla scalinata d’ingresso, a porgere il benvenuto ai visitatori è la Fiat 1100E, targata 15760 IM, vettura storica immatricolata nel 1952 e appartenuta a Grock. E sopra, nell’atrio della villa, ecco il volto del celebre clown, in terracotta colorata: un’opera dello scultore Massimo Gilardi, che il Comitato San Giovanni ha voluto mettere a disposizione dellaProvincia di Imperia

 C’era tanta gente, l’altra sera, a Villa Grock, per partecipare all’inaugurazione del Museo del Clown: un’opera attesa da tempo, che ha destato molta curiosità e che l’Amministrazione provinciale, proprietaria dell’immobile (50 stanze, 6.000 mq di superficie ed altri 7 mila di parco), ha ora trasformato in una struttura interattiva e multimediale, utilizzando i 751.549 euro di fondi comunitari erogati a tale scopo dall’Unione Europea. 

Ed è magico e affascinante, il viaggio attraverso le quattordici sale del museo, rivolto soprattutto ai bambini e destinato a suscitarne gli entusiasmi. Se n’è avuta conferma, quando alcuni mesi fa, una scolaresca che doveva girare un video per le attività didattiche, ha avuto il privilegio di compierlo in anteprima. Non è un caso se l’apertura ufficiale del Museo del Clown (dal venerdì alla domenica, con orari e prezzi dei biglietti ancora da stabilire) coinciderà con l’inizio dell’anno scolastico, verso metàsettembre . 

C’è di che sbizzarrire la fantasia. Nella Sala della Musica, dove un lampione con sfere colorate ricorda quelli del parco, se si preme un pulsante da uno degli strumenti musicali suonati da Grock si sprigiona una melodia composta dallo stesso clown. E nella Sala delle Emozioni, c’è una parete elettronica, costellata da palloncini multicolori: quando li si sposta con le mani, compare qualcuna delle opere di pittori (come Miro, Picasso, Chagall, Toulouse Lautrec, Botero) influenzati dall’arte circense.  

Un itinerario che stupisce grandi e piccini. Su una candida tenda, nella Sala del Re Giullare, ecco proiettate le immagini de «Il grande dittatore», celebre film di Charlie Chaplin, che di Grock era amico ed estimatore. E nella Sala della Scatola Magica, allestita nello spazio che in origine era il camerino cinese, una riproduzione della macchina del folioscopio, l’antenato del cinema, mostra il variare delle espressioni tipiche dei clown. Ma l’ambiente più misterioso è quello del Teatro dei Simboli: un percorso a spirale, dedicato alla personalità esoterica di Grock. 

Luigi Sappa, il presidente della Provincia, è compiaciuto: «Con questa struttura si chiudono due progetti. Uno è quello di mettere in funzione tutte le dimore storiche possedute dall’ente, creando un sistema di attrazione turistica. E l’altro, a valenza più cittadina, è che adesso Imperia dispone di un sistema di Musei collegabile alle stagioni: Navale per l’estate, dell’Olivo per l’autunno, del Presepe con le statuine del Maragliano per l’inverno e del Clown per la primavera». 

Per il momento, dopo che due gare sono andate deserte, «il Museo di Villa Grock sarà gestito direttamente dalla Provincia», come sottolinea l’assessore Alberto Bellotti, che ha voluto collegare la cerimonia inaugurale di ieri al contemporaneo ciclo di eventi in ricordo del compositore Luciano Berio nel decennale della scomparsa. Ma le intenzioni per il futuro restano ambiziose: «Tra le idee c’è quella di utilizzare il piano interrato per accogliervi mostre temporanee dei cimeli di Grock, molti dei quali sono finiti in Svizzera o appartengono ora a privati», conclude Bellotti.