ROMA – Cirque du Soleil in scena meno di 20 dopo la morte di Sarah Gulliot-Guyard, l’acrobata di 31 anni precipitata in scena. E la compagnia presenta uno dei suoi classici, il cui titolo, però, almeno per una volta stride con il contesto della performance: “Alegria”.

“Ieri sera – scrive il critico Bruce Dessau recensendo lo spettacolo – c’era un’aria cupa”. E che la performance sia stata dedicata all’acrobata scomparsa, la prima vittima in 30 anni di attività di Cirque du Soleil, ha certamente acuito il clima.

Quindi lo spettacolo, interamente dedicato all’acqua e, come scrive il critico, con le corde di sicurezza “più visibili del solito”. Forse meno “adrenalina” del solito. Ma visto il precedente davvero troppo fresco ci può stare.