Fino al 5 gennaio, in Francia una grande mostra celebra il pagliaccio, figura chiave dell’immaginario europeo, e le sue molte trasformazioni. Dalle origini del circo equestre alle sue metamorfosi più recenti

Ipertecnologici, immaginifici per il Cirque du Soleil. Dimessi, intimisti per il Cirque Plume. Sfarzosi, sgargianti, rutilanti quelli realizzati per le grandi famiglie circensi come Fratellini o Bouglione. Spesso firmati da grandi sarti. Si parte da un “sac” nero per clown ricoperto da una argentea ragnatela di strass cucito da Paul Poiret. Si passa a un mantello per l’aristocratico Clown Bianco, incrostato di paillettes multicolori che disegnano fiori, dragoni, uccelli del paradiso, realizzato dalla Maison Vicaire. Si arriva alle soluzioni sexy (calzamaglie che rifanno nudo e tatuaggi) disegnati da Thierry Mugler per gli acrobati del Cirque du Soleil. 
Grandioso e imponente oppure poetico e crepuscolare? A ciascuno il suo circo, secondo inclinazione emotiva o culturale. Non c’è che da scegliere alla splendida mostra “En Piste! les plus beaux costumes de cirque” (In arena! I più bei costumi di circo) appena inaugurata al Centre National du Costume de Scène (Cncs), a Moulins, nella Francia centrale (90 minuti di treno da Parigi, si parte da Bercy), aperta fino al 5 gennaio. Realizzato da Joelle Garcia e Delphine Pinasa con la collaborazione di Pascal Jacob, grande collezionista, lavoro di straordinaria profondità e ricchezza, “En Piste!” non è soltanto una serie di meraviglie da vedere: 120 costumi. E’ una cavalcata dalle origini del circo equestre moderno nato nel 1768 in Inghilterra sino al “Nouveau Cirque”, attraverso cinque figure archetipe (e relativi spazi): il Maestro di Cerimonie (Monsieur Loyal), il Cavallerizzo, l’Acrobata, il Clown, il Domatore. 
Alloggiato in un severo edificio militare di fine Seicento, il Cncs possiede e conserva con cura (18 gradi, 50 per cento di umidità, banditi insetti e polvere, grandi camere metalliche blindate), 10 mila costumi di teatro, opera e balletto. Dalla Comédie Française, all’Opéra di Parigi sino alla Nouvelle Danse. Un secolo di spettacolo francese conservato meglio di una collezione di Picasso e Chagall in un caveau di banca. 
Prossima iniziativa l’apertura in ottobre di uno spazio espositivo permanente dedicato a Rudolf Nureyev, il grande ballerino russo che rivoluzionò il mondo della danza. Anniversaire oblige.