Cannes L'unico intramontabile è il cantastorie. Celavì, pronunciato alla francese, suona come «c'est la vie» e – in fondo – il circo è vita e il cinema ne è irrimediabilmente attratto. Fuori competizione, Cannes ha presentato ieri «O grande circo mistico» di Carlos Diegues, tra i più importanti registi brasiliani. Ispirato al poema di Jorge de Lima, con Chico Buarque autore delle musiche e l'aiuto di Celavì, il maestro di cerimonie che non invecchia mai, il film ripercorre cinque generazioni di artisti dal 1910 a oggi. Un grande affresco, attualizzato attraverso i cambiamenti del Brasile da inizio '900. Già trasformato in musical, il poema arriva ora sul grande schermo in una chiave toccante e appassionante che concede un contentino a chi ama le tinte del dramma.

 

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