“No al circo con animali? Presenterò ricorso al Tar”

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«Il Comune di Cuneo non vuole lasciarmi allestire il circo “Donna Orfei” in città perché, nel mio spettacolo, ci sono animali, ma nessuna legge vieta la loro presenza e noi rispettiamo profondamente gli animali con cui lavoriamo: farò ricorso al Tar». Sono le parole di Katiuscia Medini che lamenta come, dopo richieste e domande, ancora non abbia ricevuto l’autorizzazione a montare in piazza d’Armi il tendone per il suo spettacolo circense che comprende a volte elefanti, a volte tigri.  

«La prima istanza risale allo scorso settembre, poi ho aggiunto integrazioni e documenti, ma non è bastato perché ancora non mi è stata concessa alcuna autorizzazione – riprende la Medini -. Visto che nessuna normativa vieta gli spettacoli con animali esotici e che tutte le ispezioni hanno sempre confermato il nostro rispetto delle regole per il benessere animale, mi chiedo perché sia stato assunto questo atteggiamento di chiusura: sono i cittadini a dover scegliere se vogliono ammirare i numeri degli animali e non un ente pubblico». 

«Prevista l’area Miac»  

«Non c’è alcuna preclusione nei confronti degli spettacoli con animali – replica Luca Serale, assessore alle Attività produttive e turismo di Cuneo -. Semplicemente il nostro regolamento, approvato circa un anno fa in Consiglio comunale, esclude la zona dell’altipiano da questo tipo di manifestazioni e prevede, per i circhi con animali esotici, l’assegnazione dell’area Miac, sicuramente più idonea, tanto che è già stata utilizzata da altre attività di questo tipo».  

Appello  

La titolare del circo «Donna Orfei» non ci sta. «Quella Miac è un’area privata e il circo ha diritto di lavorare su quelle pubbliche – dice -. In Comune ci avevano proposto eventualmente piazza della Costituzione, ma quella pavimentazione impedisce di agganciare gli ancoraggi necessari per un tendone grande come il nostro. Abbiamo scritto anche all’Ente nazionale circhi e chiesto l’intervento della Prefettura perché si chiarisca se il regolamento comunale sia legittimo».