«Sapete far nascere il sorriso di un bambino, illuminare lo sguardo di una persona sola, rendere gli uomini più vicini gli uni agli altri, e anche potete spaventare il Papa nel carezzare, ma siete potenti, eh?». 

Con questa battuta Papa Francesco si è conquistato l'applauso dei partecipanti algiubileo dello spettacolo itinerante, alcune migliaia ricevuti in aula Paolo VI, e che prima gli avevano portato ad accarezzare una tigre. Durante lo spettacolo che ha preceduto il discorso di Francesco, al Papa sono stati portati un tigrotto e un cucciolo di pantera. Ma il primo, piuttosto restio, ha fatto uno scatto quando il Papa, invitato dallo speaker, lo ha accarezzato una prima volta, per poi calmarsi ed accettare una seconda, più lunga, carezza. 

Papa Francesco è stato molto applaudito sia quando ha fatto alcune battute a braccio sia quando, seguendo il testo del discorso che aveva preparato, ha ricordato i "pregiudizi" di cui talvolta sono vittima questi artisti.

Seminatori di bellezza in un mondo cupo e triste
In particolare, il Papa si è rivolto ai circensi, fieranti, burattinai, bande musicali, giocolieri e madonnari, partecipanti al Giubileo del mondo dello spettacolo viaggiante e popolare definendoli «seminatori di bellezza e allegria in un mondo a volte cupo e triste». «Le vostre esibizioni – ha proseguito Francesco nella sua riflessione – sono capaci di arricchire la società di tutto il mondo, e alimentare sentimenti di speranza e fiducia, elevare l’animo, mostrare l’audacia di esercizi particolarmente impegnativi, affascinare con la meraviglia del bello e proporre occasioni di sano divertimento». 

Portatori della misericordia di Dio
Far divertire può voler dire portare Misericordia: «La festa e la letizia sono segni distintivi della vostra identità. (…). Voi avete una speciale risorsa: con i vostri continui spostamenti, potete portare a tutti l’amore di Dio, il suo abbraccio e la sua misericordia. Potete essere comunità cristiana itinerante, testimoni di Cristo che è sempre in cammino per incontrare anche i più lontani».