Prendiamo spunto dal portale Repubblica pagina di Bari per un articolo a firma di Silvia Dipinto in merito all'affissione del circo di Moira Orfei e allo sfogo di un assessore in vena di tweet. Le riflessioni sono nostre.

“Questi circhi utilizzano animali e già questa cosa mi fa girare le balle – scrive nel post – in più imbrattano la nostra città, fottendosene delle regole”.

“Aiutatemi a condividere questo post e a diffondere la campagna #iononportomiofiglio al circo, perché chi viene a Bari deve comportarsi bene: portiamo i nostri figli nei parchi, gli animali facciamoglieli vedere in televisione o sui libri”. 

E non sono in pochi a chiedere all'assessore di vietare le autorizzazioni dei circhi a Bari. “Qualche Comune ci ha provato, ma ha perso la battaglia quando è arrivato il ricorso al Tar”, replica l'assessore.

Quelle che riportiamo sono le parole di un assessore di Bari, che preferiamo non nominare. Ognuno "se ne fotte" di qualcosa, chi delle regole, chi del proprio ruolo, chi della buona educazione.

Dunque, la riflessione per chi non è assessore e neppure circense è: come mai ogni volta il Tar si esprime contro i divieti o – che è lo stesso – a favore dei circhi con animali?

Chi supera il limite di velocità è giusto che sia multato, ma non diviene fatto di cronaca nè si propone alle Case automobilistiche di tarare l'acceleratore secondo il Codice Stradale. Si paga la multa e basta.

Perchè le "balle" del pubblico rappresentante devono interessare opinione pubblica e Legge? Sia chiaro che non difendiamo affissioni abusive o altre forme di irregolarità – anzi, spesso le nostre news semplicemente riportate sono equivocate come attacchi al circo – ma è l'ennesima dimostrazione che verso il circo si trova la forza che verso i poteri forti non si accenna.

Ma soprattutto, a Bari i circhi non devono affiggere abusivamente o non devono fargliele girare?