Moira è stata un’icona, parte della cultura italiana; ben più che un personaggio noto. Lei ha davvero avuto la celebrità: il suo volto è, perché lo sarà per sempre, immediatamente riconiscibile, sinonimo di circo

La sua immagine era un’invenzione di Dino De Laurentiis: capelli raccolti a turbante per lasciarne il viso sgombro e nome mitologico, come lo sfondo delle sue prime apparizioni cinematografiche. Le tre moire decidevano il destino degli uomini, riferimento al fascino conturbante che ha sempre esercitato.

Da allora il volto di Moira è diventato un marchio, capace di attraversare cinquant’anni a dispetto delle generazioni. Nei primi anni 2000 addirittura è divenuta icona gay.Bastava davvero il suo sorriso definito da rossetto rosso e gli occhi da gitana per arrivare al pubblico di ogni età. Non a caso, sui suoi manifesti non compariva la parola “circo” e neppure era necessario precisarne il cognome. Moira e basta. Stella e Regina del circo, vanta pure una quarantina di film, dai peplum alle commedie, pure di genere poliziottesco, ai film di autori più impegnati. 

Talmente versatile, in pista come sul set, che Petro Germi addirittura la poneva al pari di Sophia Loren.

Pure la televisione è stata un supporto alla sua notorietà, presenziando spesso a Domenica In, La vita in diretta e Pomeriggio 5.  Fra i numerosi film si possono anche ricordare Casanova ’70, accanto a Marcello MastroianniTotò e Cleopatra e Il monaco di Monza a fianco del principe della risata, Straziami, ma di baci saziami con Nino Manfredi e Profumo di donna con il gigante Vittorio Gassman, entrambi diretti da Dino Risi.

La sua ultima apparizione sul grande schermo è Natale in India del 2003 nel ruolo di se stessa. 

Piaccia o meno, circo o no, come Moira non ce ne sono state altre!