Tre giorni tra circo, mercatini di Natale e cioccolato.
Zurigo a dicembre è: Natale, mercatini, cioccolato ma soprattutto grandissimo circo internazionale.
Si sa che la Svizzera è un paese tanto bello quanto costoso: il costo della vita è molto alto, ma con qualche piccolo accorgimento è possibile godere della meravigliosa atmosfera natalizia che invade la città. Ecco una piccola guida per chi volesse organizzare una gita di 3 giorni a Zurigo, assaporando tutto ciò che questa splendida località riesce a regalare.
Il primo consiglio è di programmare la visita l’ultimo weekend di novembre, così da poter incrociare ben tre circhi: Circus Monti, Circo Conelli e Salto Natale. Nei prossimi articoli vi racconterò ciascuno di questi circhi nel dettaglio; per ora vi propongo una panoramica generale.
Per chi, come me, viaggia con famiglia e figlie al seguito, è imprescindibile una visita al museo del cioccolato Lindt, un posto che sembra uscito da una fiaba, dove ad accogliere i visitatori c’è una gigantesca fontana di cioccolato. Dopo aver preso biglietto e audioguida, inizia un viaggio tra piantagioni di cacao, montagne svizzere, macchinari incredibili e tanto, tantissimo e buonissimo cioccolato. È un percorso attraverso i secoli, che racconta come dal cacao si sia arrivati alle attuali tavolette e ai cioccolatini, e cosa abbia determinato il successo mondiale di questo alimento.

La visita continua con una degustazione “illimitata” alle fontane di cioccolato e si conclude con l’assaggio dei tantissimi gusti di Lindor prodotti. Per iniziare bene il vostro soggiorno e mettere tutti di ottimo umore, una tappa alla Casa del Cioccolato Lindt è quindi un passaggio obbligato. Consiglio la prenotazione perché gli ingressi sono numerati.
Zurigo, da fine novembre, è invasa da mercatini di Natale, piste di pattinaggio, alberi, addobbi e luminarie che trasformano la città, creando a ogni angolo il famoso effetto “wow”. Un tram di Babbo Natale attraversa le vie, raccontando storie natalizie a tutti i bambini, mentre un albero “canterino” gigante ospita i cori provenienti da tutta la Svizzera.
La stazione ferroviaria si trasforma in un gigantesco villaggio natalizio, con casette dove poter acquistare prodotti di artigianato, una calda fonduta o una cioccolata calda.
Ma Zurigo è anche – e soprattutto – grandissimo circo: in tre giorni abbiamo potuto godere di tre spettacoli eccezionali ed estremamente diversi tra loro: il Circus Monti, il Circo Conelli e Salto Natale.

Monti rappresenta la contemporaneità. Sotto uno chapiteau piccolo e curato, senza antenne e sorretto da due archi esterni, propone uno spettacolo moderno, con un’orchestra jazz, dove tutti gli artisti danno vita a una performance corale. Sono spesso tutti presenti in scena, interagiscono tra loro e sembrano di fatto un’unica compagnia.

I numeri di circo classico sono riproposti in veste nuova, fresca, divertente e senza pretese intellettuali o intellettualoidi (vizio che affligge purtroppo alcuni circhi contemporanei italiani, da cui a volte si esce con la sensazione di “non aver capito” o “chissà cosa voleva dire”). Lo spettacolo è veloce, fresco, divertente, di qualità straordinaria. A loro non serve “darsi un tono”, perché il tono ce l’hanno davvero. Musica e luci sono ingredienti di un’unica ricetta perfettamente riuscita. Si esce dal Monti divertiti, rilassati e pienamente appagati.

Stile diverso, più — forse troppo — classico, invece è quello del Conelli. Se la tecnica delle performance tocca vette incredibili, anche superiori ad alcune cose viste al Festival di Monte-Carlo, il format risulta un po’ lento e a tratti ridondante. L’atmosfera, però, è incredibile: una piccola bomboniera collocata in mezzo al fiume, con corridoi rossi, luci di Natale e la sensazione di essere catapultati in un altro tempo e in un’altra dimensione. Al Conelli si assapora la grande tecnica internazionale: si vedono troupe presenti nei più importanti festival mondiali, luci di grande effetto e tutto rigorosamente cantato e suonato dal vivo. Spettacoli praticamente sempre sold out per un circo che è una tradizione.

A chiudere, Salto Natale (su cui una mia collaboratrice deve ancora decidere se il nome sia geniale o trash). Questo circo unisce atmosfera, grande tecnica e idee innovative a un ritmo incredibile. Qui tutto è curato nei minimi dettagli: costumi, musiche, ritmo e filo narrativo, con oggetti che escono da botole e un tiro rock decisamente giovane.

Nei prossimi articoli analizzeremo nello specifico i tre spettacoli, ma chi volesse organizzare una gita fuori porta prepari la valigia e si metta in viaggio alla volta di Zurigo!











