La semplicità della poesia, la bellezza della fragilità

Avatar Simone Cimino

Venerdì 11 aprile alle 21.00 in piazza Verdi a Busseto, sotto lo chapiteau di Teatro Necessario, nell’ambito della rassegna Tutti Matti in Emilia, è andato in scena “The Barnard Loop”. Lo spettacolo è una produzione di DispensaBarzotti, in coproduzione con Teatro Necessario Circo – Centro Nazionale di Produzione di Circo Contemporaneo. Scritto da Alessandra Ventrella e Rocco Manfredi, con la regia di Alessandra Ventrella e in scena Jacopo Maria Bianchini e Rocco Manfredi.

“Ma parla proprio di me!” ho pensato con un sorriso. Da insonne, questo è stato il primo pensiero che mi ha attraversato la mente guardando The Barnard Loop. Il personaggio, magistralmente interpretato da Jacopo Maria Bianchini, parla un po’ di tutti noi, ognuno con le proprie abitudini, fissazioni, piccoli gesti, che diventano quasi dei tic, che ci rassicurano nella fragilità della nostra quotidianità, nella vulnerabilità dell’essere in tutto e per tutto noi stessi quando siamo da soli. Le reazioni del pubblico non hanno fatto altro che confermare la vicinanza che si è venuta a creare con Barnard. Questa è la magia del clown. Ma non c’era solo questa di magia. Lo spettacolo mette in scena la magie nouvelle, grazie alla quale la quotidianità e gli oggetti che ne fanno parte ci trasportano in un mondo onirico, dove non riusciamo più a distinguere i momenti di sogno e i momenti di realtà. E allora tra piante d’appartamento che prendono vita, libri che si incendiano e caffettiere che versano caffè all’infinito, lo spettacolo ci regala momenti di poeticità e risate e tiene incollato il pubblico alle disavventure onirico/mentali del protagonista. Scorre con un ottimo ritmo, tanto che cinquanta minuti sembrano mezz’ora e quando finisce ti fa pensare che ne avresti voluto ancora. The Barnard Loop ha tutte le caratteristiche di uno spettacolo completo e riuscito, grazie alla precisione tecnica, ai momenti di meraviglia che ci regala la magie nouvelle, alla messa in scena poetica, ironica e fluida e alla grande capacità attoriale dei suoi interpreti.

Francesca Loda