Conosce l’Africa da molti anni, visto che già in passato aveva lavorato come odontotecnico in Etiopia, in Ghana, in Malawi ed in Mozambico, sviluppando il contagiosissimo «mal d’Africa». Oggi alla sua professione, che continua a praticare in Uganda, ha aggiunto una sfumatura in più che tocca le emozioni, quella del manager circense. Giacomo Babaglioni, 48 anni, nativo di Iseo, si definisce infatti «esperto di sorrisi», una qualifica che ha coniato proprio perché si occupa di denti, gengive ed igiene orale da un lato e di far nascere sorrisi offrendo svago e divertimento con il circo dall’altro.

I sorrisi creati da Giacomo hanno quindi una duplice valenza, sanitaria ed emozionale. L’idea di dare vita ad un circo ed a spettacoli circensi è nata proprio in Giacomo realizzando che in Uganda, dove si trova dal 2010, non esisteva alcun gruppo circense, ma solamente singoli che si dilettavano in scenette semi improvvisate. Così è nato nell’ottobre 2012 l’Hiccup Circus, dove Hiccup significa singhiozzo, una caratteristica del paese africano dove tutto va avanti come se avesse il singulto, a tratti.

Inoltre l’Uganda è il Paese più giovane del mondo con il 50% della popolazione che ha tra i sette ed i quindici anni e con un numero medio di figli per famiglia di 6.3 elementi. «L’Uganda è un Paese dalle grandi possibilità, ma qui la gente ha bisogno di tante cose che vanno dall’educazione al divertimento – spiega Giacomo -, ecco quindi che ho registrato l’organizzazione dando il via ad una produzione che nel febbraio del 2013 ha messo in scena il primo spettacolo.

Diversamente dall’Etiopia infatti, dove il circo c’è da più di vent’anni, a Kampala non ho mai visto nulla di simile, così ho riunito le capacità dei singoli elaborando uno spettacolo di un’ora con acrobati, due ballerine, due attrici, un presentatore, un mangiafuoco, in tutto tredici persone me compreso che sono il manager di Hiccup Circus e ovviamente senza animali di alcun genere». Da allora ad oggi l’Hiccup Circus ha fatto dodici spettacoli finanziati da benefattori, da scuole, organizzazione umanitarie ed ospedali, ma la ricerca di sponsor è sempre aperta ed è una delle principali occupazioni di Giacomo Babaglioni.

Lo «smileexpert» iseano è riuscito a stringere un accordo con la Crocerossa ugandese per stimolare i giovani nelle scuole secondarie a farsi donatori volontari di sangue. La produzione circense finora ha visitato soprattutto le scuole elementari e medie, ed è suddiviso in due momenti teatrali che al loro interno contengono dei messaggi riguardanti l’ambiente e la salute. Il circo diventa così uno strumento che oltre a divertire educa, Babaglioni lo definisce un «eduentertainment». Attraverso il gioco i bambini imparano il rispetto per il territorio e la natura, la gestione dei rifiuti e la salute visto che l’Uganda ha un consumo di alcol procapite altissimo.

Il pacchetto comprende anche dei laboratori didattici sull’igiene orale e sulla prevenzione dell’abuso di alcol. Un secondo progetto intrapreso da Hiccup Circus è la scuola di arte circense per una ventina di ragazzi provenienti dagli slums e segnalati da una Ong italiana che presta anche gli spazi. Questa attività è seguita da una seconda volontaria tedesca che fa la cavallerizza. Ai giovani viene insegnata la giocoleria, l’acrobazia e la clownerie, Hiccup Circus punta a creare un spettacolo da portare nei reparti ospedalieri pediatrici di Kampala. «In questo nuovo anno abbiamo già tre spettacoli prenotati uno dei quali a Kambirigiza, uno dei maggiori riformatori ugandesi – conclude Giacomo -, ciò di cui siamo sempre alla ricerca sono i volontari, gli sponsor, i materiali perché solo così si possono donare dei sorrisi veri, a chi sta peggio».

Per avere maggiori informazioni Giacomo ha attivato un sito internet: hiccupcircusuganda.org

Veronica Massussi