Dopo oltre due settimane ancora poco chiare le cause della morte

GEAPRESS – Un vicenda che si riaccende dopo il recente annuncio di PETA circa le presunte responsabilità del circo. Di certo di mezzo c’è la  morte dell’elefantessa Madi. I fatti sono occorsi il 7 giugno nel fiume Narva, al confine tra l’Estonia e la Russia.

Una elefantessa di 46 anni  fatta bagnare nel fiume a quanto pare non senza rimostranze di alcuni frequentatori della spiaggia. Stante un filmato ripreso dai media estoni, l’elefantessa si sarebbe accasciata non riuscendosi più ad alzare. Nel lungo filmato girato in loco e del quale proponiamo alcuni frammenti, sembrerebbe che l’elefante, pur muovendosi con apparente gioiosità forse per il contatto con l’acqua, mostri delle difficoltà ad alzare la proboscide.

Un uomo, forse appartenente al circo, sale più volte sul fianco dell’elefante ma ancora non è chiaro se, in quel momento,  si era reso conto che qualcosa stava per andare nel verso sbagliato. E’ proprio questo aspetto sul quale fa ora leva PETA. Secondo gli animalisti tale comportamento potrebbe aver danneggiato l’elefante. Una ipotesi, quest’ultima, respinta dal circo. Per ora vale il referto veterinario il quale riporterebbe solo un arresto cardiaco.

Ritornando alla cronaca di quale giorno, l’elefante sembra perdere velocemente la sua vitalità fino a che l’uomo che prima era salito sul fianco, inizia a sorreggere la proboscide. In tal maniera, probabilmente, sperava di poterla fare respirare.  Sul luogo, affluiscono altre persone. Forse altri circensi ma anche passanti e frequentatori del posto. Si vede finanche entrare in acqua una persona con la tuta da ciclista. L’elefantessa viene spinta verso la riva. Prima a mani nude, poi con l’ausilio di una corda. Infine un escavatore al quale sono state legate delle fasce. A questo punto appare chiaro che il pachiderma è morto.

La pietosa storia è andata avanti con le sue polemiche  anche nei giorni immediatamente successivi al tragico evento. A quanto pare difficoltà nello smaltimento del corpo.

Sulla morte dell’elefante si è parlato di paralisi del tronco.

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