La testimonianza dei veterinari in Tribunale a Pistoia al processo a carico del titolare del circo-mostra “Victor”

PISTOIA. Animali malati, prigionieri di gabbie inadeguate e quasi sempre troppo strette per loro, sporchi, a volte denutriti. È una descrizione a tinte molto fosche quella emersa dai primi testi che hanno aperto il processo nei confronti del titolare del circo – mostra faunistica “Victor”, accusato di maltrattamento di animali. All’origine di tutto, il blitz che nel giugno 2009 fu predisposto dal Nirda (Nucleo investigativo ricerca danni agli animali) della Guardia forestale nei confronti del circo che all’epoca era attendato, con i suoi oltre ottanta animali al seguito, nel parcheggio del Palamadigan, a Montecatini.

Tra controlli, sequestri, ricorsi e dissequestri, il circo rimase fermo un mese. L’imputato, Vittorio Calvaruso, 68 anni, di Trapani, assistito dall’avvocato Alessandro Mencarelli, ha già alle spalle una assoluzione, ottenuta nel corso del primo processo celebrato contro il circo “Victor”. Ma la Procura della repubblica di Pistoia, insoddisfatta dell’esito, ricorse direttamente in Cassazione, ottenendo l’annullamento della sentenza con rinvio. Di qui il processo-bis, che ha preso il via.

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