E’ stata consacrata ieri mattina, dall’arcivescovo di Bari monsignor Francesco Cacucci, alla presenza del delegato della Conferenza Episcopale Italiana per lo spettacolo viaggiante e di altri numerosi sacerdoti diocesani, la chiesa itinerante del Circo “Lidia Togni”, sul Lungomare Vittorio Veneto, nel capoluogo pugliese. Il rito è avvenuto durante la celebrazione di una messa. “E’ la prima volta , ed è il primo esperimento al mondo, nell’ambito del mondo circense, precisa Vinicio Togni, che un circo realizzi una vera e propria chiesa dove d’ora in poi ogni domenica sarà celebrata una messa aperta, oltre che agli abitanti del villaggio del circo Togni, anche a tutta la cittadinanza.

E’ stata una esigenza avvertita, continua nella sua dichiarazione il patron del circo, da tutti gli artisti e gli operatori, ma, anche, da parte nostra, per andare incontro ai bisogni di spiritualità che sono insiti in ogni individuo, soprattutto da parte di chi affronta i rischi e i pericoli insiti nella nostra vita di spettacolo. Con questa iniziativa, ribadisce Togni, vogliamo aprirci al mondo esterno, per non essere isolati ogniqualvolta ci spostiamo da una città ad un’altra. Vogliamo, aprirci alle realtà esterne, con sensibilità cristiana, ai disagi di ragazzi, giovani, bambini ed anziani; a quel mondo che sembra non appartenerci, e che, invece, è molto vicino al nostro.

E’ molto interessato e affascinato dal nostro modo di essere uomini di spettacolo, ma carichi di tanta umanità. Unire alla vita quotidiana di ogni giorno una esperienza che fondi il proprio impegno nella fede cristiana è l’originalità di una proposta che avrà il suo primo epilogo il prossimo 2 gennaio, sempre a Bari, quando presso la struttura saranno ospitati un centinaio di ragazzi con problemi di ordine sociale, culturale, fisico. In questa occasione saranno condivisi momenti di svago, divertimento, ma anche di preghiera comunitaria in quella che sarà la casa di Dio pronta ad accogliere chiunque, silenziosamente, intimamente o comunitariamente, sentirà il bisogno di sintonizzarsi con la Parola, la Verità e la Fede”.

A conclusione dell’evento, qualche considerazione per confermare la scelta singolare della famiglia Togni, nonostante, purtroppo, non tutte le Chiese locali hanno ancora maturato l’esperienza dell’accoglienza di fratelli che conducono una vita itinerante, e che apprezzano sempre la visita di un sacerdote o di laici disposti a stringere rapporti di amicizia per qualche tempo. Alcune Diocesi non hanno provveduto alla nomina di un delegato alla assistenza religiosa per la categoria, mentre esperienze interessanti sono sorte al Luneur di Roma, caratterizzato dalla quotidiana presenza di alcune religiose, ed in altri parchi cittadini.

Molte realtà ecclesiali potrebbero trovare un arricchimento nel rapportarsi ad una categoria che conserva coraggiosamente i valori della famiglia tradizionale e che facilita i rapporti umani. Da parte della categoria è pressante l’auspicio che dalle chiese locali cresca il sostegno a valorizzare le differenze, a non avere paura di chi vive in modo diverso ad apprezzare chi con la sua attività svolta soprattutto nei giorni di festa e rivolta ad un pubblico familiare e di ogni età, contribuisce a rafforzare il valore della socializzazione con l’offerta di un sano e popolare divertimento.