Cuneo, Giardini Fresia, in un pomeriggio nuvoloso

Sbirciando dentro la tenda socchiusa, intravedo l’artista di cui sto per vedere l’esibizione, Giulio Lanzafame. È sdraiato e perfettamente immobile al centro della pista. Penso sia inconsueto per un giocoliere a pochi minuti dall’inizio dello show: di solito questi artisti sono intenti a scaldarsi i muscoli. Curioso.

Lo spettacolo si intitola Tra le scatole ed è una delle quattro proposte del progetto Antilia – un circo senza tenda, presente a Mirabilia.

Quando entro nell’arena scoperta, con 150 posti a sedere, Giulio si sta scaldando. È vestito con dei buffi pantaloncini corti, sorretti da bretelle.

Mi aspettavo un numero di giocoleria, ma capisco subito che si tratta quasi di una scusa, per meglio dire di un escamotage

Non che la giocoleria non ci sia, ma l’essenza dello spettacolo è segreta e di tutt’altra natura. Giulio fa l’intera prima parte dello spettacolo con un ragazzino scelto nel pubblico; lo prende come aiutante, creando delle gag esilaranti, arrivando persino a farlo salire in piedi sulle sue spalle; improvvisa moltissimo e brillantemente. Facendo le debite proporzioni, in alcuni momenti mi ha ricordato come stile Anatoli, il grande Clown augusto del Circus Roncalli, pasticcione ma a tratti simpaticamente autoritario (questo è un gran complimento).

Il tempo è volato e mi sono divertito molto. Purtroppo, arrivato il momento del filo molle – Giulio fa anche questo – il cielo impietoso ha deciso di piangere su di noi, che stavamo ridendo, forzando una chiusura precoce dello show.

Mi rammarico di non aver potuto assistere agli altri numeri del collettivo Antilia, ma certamente Giulio Lanzafame mi ha convinto. E non tanto per le sue doti da giocoliere o funambolo, pur presenti, quanto per quelle da clown. Un clown atipico, camuffato, che nasconde la sua vera natura dietro palline e clave, forse temendo che la clownerie pura non sia sufficiente, oppure per utilizzare del tutto i suoi talenti.

Una sorpresa davvero interessante.