Da un anno o poco più anche lo spettacolo viaggiante è fermo, se non per un breve intervallo estivo, i circensi come altri liberi professionisti, non hanno uno stipendio fisso mensile, e se non lavorano non hanno un che di sostentamento, ad aggravare la situazione ci sono le cosiddette spese fisse, luce, acqua, manutenzioni, e il mantenimento dei loro "colleghi" animali. La loro situazione nel contesto "disgrazia covid" (perché di disgrazia si tratta) è probabilmente ancora peggiore di altre, sino ad arrivare per la grande maggioranza dei circensi, alla difficoltà di sopravvivenza. Sembra che vi siano ora probabili (?) possibilità di una riapertura degli spettacoli, e anche se non ne parla nessuno, anche dei circhi, quando? Si pensa nella migliore delle ipotesi a maggio, ma oltre alla incertezza di una data precisa, non si sa come si potrà?

Sicuramente si dovranno ridurre i posti spettatori, a 500, a 250? Imposizione di mascherina e disinfettante, misurazione della febbre, (misure già attuate nel breve periodo di apertura) ma due sono gli interrogativi che restano da capire, lo spettatore dovrà fare o presentare un esito di tampone negativo? Nel caso di analisi prima dell’entrata il costo del test sarebbe superiore al biglietto di ingresso?

E spettacoli solo all’aperto? Minore dei mali forse si sono già riprese le arene di antica memoria, la scorsa estate.

Ma come sempre gran confusione, nessuna data certa nessun protocollo, forse nessuna speranza sino a che saremo tutti vaccinati, e cioè se tutto va bene nel 2022.

In pochi hanno potuto usufruire dei ristori di stato, in molti cercano di mettere insieme il pranzo con la cena, adattandosi a mestieri saltuari.

Ma il circo non può, non deve morire, e per questo è necessaria una forte azione verso le istituzioni, magari oltre alle manifestazioni di protesta, degli incontri, un tavolo di contesto con chi può e deve decidere sul futuro del circo.

A mio sindacabile giudizio non c'è più tempo da perdere, bisogna e si deve essere uniti, tutti insieme i circensi e i circofili, e la nomina di un rappresentante commissario della categoria, chi?

A mio sindacabile giudizio proporrei il sig. Livio Togni, che per appartenenza familiare, cultura, e conoscenza dei palazzi della politica, potrebbe assolvere questa figura nel migliore dei modi. Che si abbandonino in questo difficile momento, invidie, egoismi, rivalità.

E per il bene del circo e dei circensi si prenda questa decisione.

Renato – Gagio51