Stefani Curatola Stojcic è una giovanissima artista che presenta un dinamico numero di cinghie aeree. Nata in Grecia, precisamente ad Argos, il 15 Giugno del 1999, già all’età di dieci anni entra a far parte dell’Accademia d’Arte Circense di Verona (2009/2013)  diplomandosi in cinghie aeree e trapezio a due.

Oggi Stefani ha intrapreso la sua carriera iniziando ad esibirsi nella nuova edizione italiana del Circo Embell Riva frutto della società tra le famiglie Bellucci e Zavatta.

Dopo questa breve introduzione, che rispecchia le doti della giovane stella del circo, iniziamo subito con l’intervista che narra la storia della sua famiglia, la sua vita durante la permanenza all’accademia, la sua vita oggi tra gli interpreti del circo e soprattutto un suo parere sulla situazione del circo in Italia oggi.

Parlaci della storia della tua famiglia Curatola – Stojcic

I Curatola, storica famiglia circense italiana, fondarono il Circo California/Harlem, attualmente chiuso, che fu gestito dai miei bisnonni Enrico ed Olimpia Curatola.

Mio nonno Filippo Curatola, soprannominato “maschio”, partecipò anche al film “Stringimi forte papà” ma insieme alla nonna Rosalia Caponetto, entrambi artisti, si cimentarono in svariati numeri tra cui il numero agli anelli e il sostenuto a due.

Mio padre Stefano Stojcic si avvicinò per passione al mondo del circo a sedici anni  esibendosi in vari ruoli, poi in un secondo tempo si impegnò quale istruttore presso l’Accademia d’Arte Circense allora a Cesenatico, successivamente intraprese la carriera di trapezista ai volanti per poi insegnare il trampolino e i volanti a mia madre Olimpia e ad Arturo e Arianna Curatola. Oggi la carriera di Stefano continua non più come trapezista ma come domatore specializzato sia nell’esotico che nel domare animali feroci, insomma, un’artista completo a trecentosessanta gradi.

Mia madre Olimpia Curatola, figlia di Filippo Curatola e di Rosalia Caponetto, era trapezista insieme al fratello Arturo e alla sorella Arianna, oggi mamma modello si prende cura di me e mia sorella Teresa dandoci consigli utili al nostro perfezionamento.

Anche mia sorella Teresa Curatola Stojcic ha frequentato l’accademia delle arti circensi di Verona, specializzandosi nel pole sport e nel trapezio a due con me.


Parlaci della tua esperienza in accademia

Già da piccola avevo deciso di frequentare l’Accademia, così decisi di entrarci insieme a mia cugina Taylor Curatola e mio cugino Eros Curatola Vinciguerra, tutti giovani artisti oggi diplomati, io e Taylor in cinghie aeree mentre Eros nel filo.

Hai avuto momenti difficili?

Si, il difficile era stare lontano dalla mia famiglia poiché entrai in accademia all’età di dieci anni, ma con il tempo mi sono abituata alla situazione ed in compenso un anno dopo entrò anche mia sorella Teresa in Accademia iniziando insieme a me gli studi per il trapezio a due.

Tutto sommato la tua vita all’interno dell’Accademia com’è stata?

La vita all’Accademia era molto faticosa ma io ero motivata perché volevo diventare una buona artista ma nonostante tutto è stata un’esperienza avvincente.

Cosa ha rappresentato per te l’Accademia?

Per me l’Accademia ha rappresentato una base, un trampolino di lancio da dove ha avuto inizio tutta la mia passione. Certo, in alcuni momenti è stato un sacrificio che mi ha portato a rinunciare ad alcune cose, ma ne è valsa la pena affrontarlo visto che nel mio caso mi ha rilasciato ottimi risultati per il mio futuro.

Com’è la tua vita al di fuori dell’esibizione circense?

Quando non sono in pista provo sempre e perfeziono il mio numero, preparo gli attrezzi che utilizzo durante lo spettacolo, mi assicuro che i costumi siano perfetti poi a volte esco con i miei amici, si va al mare o a mangiare una pizza senza trascurare lo studio, insomma quello che fanno tutti i ragazzi e le ragazze della mia età.

Quali studi hai intrapreso per la tua carriera scolastica?

Beh adesso è arrivato il momento di scegliere ma molto probabilmente opterò per un liceo linguistico poiché mi piace conoscere le lingue e studiare la cultura di altri paesi, e poi nel mio lavoro le lingue straniere mi serviranno sempre se un giorno mi capiterà l’occasione di lavorare all’estero.

Cosa ti piace di più e cosa meno del circo?

Mi piace tutto del circo, amo troppo questo mondo e se non fossi nata nel circo, lo avrei scelto comunque perché ho sempre sognato di diventare un’artista.

Come immagini il tuo futuro nel circo?

Lo immagino splendido, ricco di avventure e mi auguro di poter andare a lavorare in diversi ed altrettanto importanti circhi.

Uno dei miei più grandi sogni è girare tutto il mondo con il circo e mettere piede dappertutto, anche nelle più piccole città e se si potesse andrei anche sulla luna con il circo!


Come mai hai scelto di lavorare nel circo e presentare questo numero?

Principalmente la mia scelta è dovuta al mio amore verso il mondo del circo e poi perché adoro viaggiare ma anche perché stando in pista durante la mia esibizione ho sempre quei cinque minuti di gloria con una forte carica di adrenalina che mi fa sentire bene in pista. Poi interagire con il pubblico e vederlo applaudire è sempre un’emozione indescrivibile!

Il perché della scelta del numero delle cinghie aeree non lo so bene, ma appena lo vidi per la prima volta pensai che fosse fatto apposta per me, in pratica è stato un amore a prima vista!

Hai un sogno nel cassetto?

Si ce l’ho come tutti, anzi ne ho due! Il primo è diventare un’importante ed affermata artista conosciuta in tutto il mondo mentre il secondo è viaggiare per il mondo intero con la mia famiglia che per me viene prima di tutto.

Come riesci a conciliare il tempo che dedichi allo studio con quello che trascorri all’interno della pista?

La mattina la dedico sempre allo studio mentre il pomeriggio lo impegno a provare il mio numero che poi andrà in scena alla sera e nonostante tutto riesco a conciliare molto bene le due cose.

Cosa pensi del futuro del circo in generale?

Spero che andrà meglio per tutti i circensi, perché il vero circo tradizionale è con gli animali ma purtroppo non tutti lo condividono e credono che la gente del circo maltratta gli animali.

Non capiranno mai l’amore e il legame che abbiamo verso i nostri animali, non sanno che noi passiamo le intere giornate a controllare se hanno l’acqua, il cibo, se sono puliti o se hanno qualche problema.

Io ricordo un triste accaduto che mi ha angosciato per settimane quando morì un cucciolo di tigre, a cui ero molto affezionata, per colpa di un dottore. Non tutti riescono a capire che ci prendiamo cura di loro, per noi come per gli altri circensi il benessere degli animali è una cosa primaria infatti ci assicuriamo che abbiano gli giusti spazi confortevoli dove potersi muovere. Io mi sono sempre chiesta come mai un animalista non ha mai avuto la volontà di venire al circo e viverci qualche giorno per assicurarsi su come vengono mantenuti gli animali e se subiscono violenza. Essi al circo hanno tutto il benessere di cui hanno bisogno a differenza dei loro luoghi naturali, come l’Africa, dove spesso vengono uccisi dai bracconieri per ricavare avorio e pelli.

Spero che in futuro tutti accetteranno il circo con gli animali dando a noi circensi la possibilità di lavorare in molti più paesi dove oggi purtroppo si hanno dei problemi.

Io vivendo nel mondo dello spettacolo, osservo le facce dei bambini e vedo la gioia nei loro occhi quando entra in pista l’elefante o i cavalli, e secondo me non è giusto negare certe emozioni che solo uno spettacolo dal vivo come il circo può regalare.

Cosa ne pensi del Cirque Du Soleil?

Come ho già detto in precedenza, a parer mio, il circo è con gli animali e per me il Cirque Du Soleil non è un vero circo bensì un teatro bello ed elegante con ottimi artisti ma ripeto il circo è con gli animali e nessuno potrà cambiare questa cosa giacché se si pensa al circo si pensa agli animali infatti per tradizione è denominato Circo Equestre. Viva il circo con gli animali!

Bene Stefani, a questo punto l’intervista si può dire conclusa. Ti ringraziamo per aver espresso le tue idee sul mondo del circo e per averci parlato dei tuoi pronostici per l’avvenire.

Noi di Circus News ti facciamo tanti auguri per il tuo futuro e auspichiamo che diventerai un’artista affermata!


A cura di Giovanni Spataro