LIGNANO SABBIADORO – Il circo Bellucci Orfei respinge le critiche e le accuse di maltrattamento agli animali, mosse dalla Lav, e prolunga la sua presenza nella località balneare fino a sabato. «Ci infangano con accuse di maltrattamenti – spiega il titolare, Emilio Bellucci, che ci ha mostrato alcuni verbali di ispezioni assicurando di averne oltre 1000 –, nel nostro caso sono tutte argomentazioni smentite al 100 per cento. Abbiamo continui controlli da parte degli uffici pubblici, dei veterinari, delle guardie zoologiche, abbiamo vinto in tutti i Tar di Italia».

Per Bellucci, dunque, «Lignano dice sì al circo per il fatto che abbiamo avuto migliaia di spettatori e non le 700 firme, raccolte da persone di Lignano che hanno amici, parenti e conoscenti». «Se di prigionia si parla – continua il titolare – , allora vale per tutti, i cani in appartamento, i cani portati al guinzaglio come da parte di qualche animalista nel sit in di sabato sera, negli allevamenti, gli animali che mangiamo o indossiamo e vorrei chiedere al sindaco Luca Fanotto se si è mai accorto che in città ci sono acquari e uno zoo?

Cosa farà, li chiuderà? Noi non siamo fondamentalisti, non siamo contrari a cani in appartamenti o agli zoo, ma voler solo vietare il circo ci pare un po’ discriminatorio». Bellucci vuole dare qualche precisazione anche sui finanziamenti stanziati ai circhi. «Il nostro circo, tra i cinque più grandi d’Italia – afferma – ha ricevuto nel 2011 un contributo di euro 62 a spettacolo, non sufficiente neanche a comprare il cibo per le nostre tigri. Senza contare che Cirque du Soleil ha ricevuto negli anni passati centinaia di miliardi e quest’anno ha licenziato 400 artisti e chiuso quattro circhi».