Grande attesa per la nuova edizione de “Il Circo dei Ragazzi Straordinari” che l’Accademia d’Arte Circense di Verona, dopo un anno di stop forzato (l’edizione 2020 è saltata per i noti motivi legati alla pandemia), metterà in scena nelle prossime settimane.

Finalmente nello chapiteau di via Tirso si riaccenderanno le luci e torneranno a riaprirsi le porte al pubblico tutti i week end a partire dal 13 novembre fino al 5 dicembre: ogni sabato e domenica andranno in scena due spettacoli alle 15,30 e alle 17,30.

Per noi di CircusNews “Il Circo dei Ragazzi Straordinari”, che quest’anno spegne già quattro candeline, è un appuntamento fisso, imperdibile: siamo presenti fin dalla sua prima edizione e ne abbiamo seguito l’evoluzione, dandogli ampio spazio nelle nostre rubriche.

 

Perché andare a vedere “Il Circo dei Ragazzi Straordinari 4”?

Senz’altro per vedere un grande spettacolo: gli artisti sono tutti giovani e giovanissimi allievi dell’Accademia d’Arte Circense, alcuni provenienti dalle più celebri dinastie circensi italiane ed estere che stanno gettando le basi per rinnovare e continuare la tradizione dei propri spettacoli, altri dai dintorni di Verona, da famiglie non circensi, qui per inseguire e realizzare un sogno, per fare del circo la propria professione, la propria vita.

Lo chapiteau di via Tirso è come uno scrigno magico dove i sogni si intrecciano: i sogni dei ragazzi che danno vita allo spettacolo (e che hanno conquistato traguardi elevatissimi con l’impegno, la caparbietà, il lavoro duro, i sacrifici) con i sogni di chi assiste e resta meravigliato da tanta arte e bravura.

 

Senza svelare nulla, possiamo anticipare che lo spettacolo di quest’anno è completamente rinnovato: cambiano i numeri, cambiano gli artisti, ma la preparazione e l’entusiasmo rimangono gli stessi.

L’Accademia d’Arte Circense di Verona è una autentica fucina di talenti: un gruppo di validissimi insegnanti, tutti ex grandi artisti dalle carriere internazionali, capitanati dal direttore Andrea Togni, ha lo scopo di individuare le attitudini e le passioni di ogni allievo e di indirizzarlo verso le specialità a lui più congenialì.

Da qui in poi è tutto in salita: duro lavoro, sudore, studio profondo, preparazione meticolosa, tanti sacrifici. Una scelta non facile per un ragazzo dei nostri giorni, in cui i giovani sono abituati ad avere tutto e subito, dove si è perso il sapore della conquista dei traguardi.

 

L’Accademia non è solo una palestra dove si provano gli esercizi, ma una scuola di vita, dove si impara sulla propria pelle che nessuno ci regala nulla, ma che si può (e si deve) essere gli artefici del proprio destino. C’è sempre una luce là in fondo: la consapevolezza di poter arrivare sempre più in alto, di potersi spingere fino ai propri limiti (e magari anche superarli) e di riuscire a diventare un bravo, un ottimo artista dalla carriera straordinaria.

Non dimentichiamo che l’Accademia negli ultimi anni ha sfornato un gran numero di eccellenti artisti che hanno intrapreso carriere di grande prestigio. Solamente nelle ultime settimane diversi ex allievi hanno portato il nome dell’Accademia ai massimi livelli: nel mese di ottobre al Festival Internazionale del Circo di Latina le sorelle Bello hanno trionfato con il loro numero di acrobatica aggiudicandosi il terzo posto, mentre a Lorenzo Bernardi, uno dei pochissimi uomini contorsionisti, è stato assegnato il premio del Circo Nazionale dell’Ucraina. La settimana prima i fratelli Kimberly ed Holler Zavatta erano saliti sul terzo gradino del podio al Festival International du Cirque des Mureaux, mentre nelle prossime settimane saranno impegnati a Chicago e New York in uno spettacolo del Cirque du Soleil.

 

Assistere ad uno spettacolo degli allievi dell’Accademia può far seriamente riflettere: dopotutto, nessuno di questi ragazzi nasce già in grado di camminare sul filo o volteggiare al trapezio o compiere salti mortali, ma con un mix di lavoro, studio, sacrificio e passione, sono riusciti a realizzarlo.

Gli spettacoli hanno uno scopo nobilissimo: quello di raccogliere fondi necessari per la sopravvivenza stessa dell’Accademia, purtroppo messa sempre più in difficoltà dai tagli del Fus e ultimamente anche dalla pandemia, che ha messo a dura prova le famiglie circensi, costrette per lungo tempo a sospendere ogni loro attività, davanti al serio dilemma se poter ancora sostenere la preparazione accademica dei loro figli.

L’appuntamento è quindi a Verona per “Il Circo dei Ragazzi Straordinari 4”, con l’augurio di vedere una lunghissima coda al botteghino e la platea gremita. Chi non potrà partecipare, ma vorrà ugualmente sostenere l’Accademia con il proprio contributo, potrà prendere contatto con la segreteria al seguente indirizzo: info@accademiadartecircense.it

Filippo Allegri