Per festeggiare i 100 anni di Gucci sono stati scelti i cavalli di Vinicio Togni

I cavalli di Vinicio Togni sono in piena armonia con i meravigliosi modelli d'alta moda e si sposano perfettamente al contesto favolistico, affiancando i modelli come se anche il loro candido manto facesse parte della nuova collezione "Aria" di GUCCI.

È il mondo equestre a fare da fil rouge alle 94 uscite, scandite dal ritmo martellante di una colonna sonora rap con la parola Gucci ripetuta in loop (l'apertura è affidata all'ipnotica "Gucci Gang" di Lil Pump).

Aria” è la voce solista che avanza sul palcoscenico, ma è anche l’elemento naturale. Nelle note sulla collezione, il Direttore Creativo la definisce: “un’immersione profonda ed estatica in tutto quello che oggi ci manca in maniera sfuggente…una festa d’aria”. Nell’anno del centenario di Gucci, Alessandro Michele sfoglia le pagine della storia della Maison e riflette, in modo del tutto personale, sulla mitologia che avvolge il nome del brand. Siamo davanti alla porta del Savoy Club, tributo al Savoy Hotel di Londra dove il giovane Guccio Gucci lavorava come facchino. Una volta varcata la soglia, ci addentriamo in quel “laboratorio di hackeraggio, incursioni e metamorfosi” – come si legge nelle note di Alessandro Michele – che raccoglie elementi della tradizione della Maison e delle collezioni Balenciaga di Demna Gvasalia, in un atto finale di omaggio reverenziale.