Autore: Liggi Mauro – Susil Edizioni

Un libro che sa di fotoromanzo d’altri tempi, immagini che raccontano emozioni, storie, viaggi, di un mondo in continuo movimento, con ritmi, abitudini e riti diversi da quello a cui siamo abituati. Un mondo che di sera apre le “porte” del proprio Chapiteau giallo per fare entrare tutti noi, sedentari (o i “fermi” come ci chiamano i circensi), noi che possiamo apprezzare e lasciarci affascinare da loro senza però riuscire a capire fino in fondo il modo di vivere di persone che ogni settimana sono in un paese diverso e, da quel magico cerchio che è la pista di un circo, sapranno stupire, divertire, emozionare.

Questo libro non ha bisogno di parole, bastano le fotografie intime e discrete, che lo sguardo di Liggi Mauro ha saputo catturare entrando in punta di piedi nella vita di questa compagnia circense. Una presenza invisibile e discreta, ma allo stesso tempo in simbiosi con l’atmosfera e lo spirito di questi artisti. Protagonista è la compagnia di circo contemporaneo Circo Paniko.

Il Circo Paniko nasce nel 2009 ed è probabilmente una delle prime e più numerose compagnie di circo contemporaneo nate in Italia (dai 10 ai 15 artisti presenti in scena e provenienti da diverse parti del mondo). Fonde tecniche circensi, musica dal vivo, teatro, danza, acrobatica. Oltre a creare spettacoli e numeri acrobatici di assoluto livello, crea atmosfere, immaginari e personaggi che prendono vita all’interno del loro teatro, a forma di Circo, e lo rendono vivo, felliniano, fuori dal tempo. La musica dal vivo da sempre contraddistingue il Circo Paniko e lo pone nella scena circense internazionale come la realtà più attenta e virtuosa a livello musicale.

Scorrendo le pagine se ci si lascia trasportare dalle fotografie si riesce a sentire il profumo del caffè della caffettiera usata per la colazione, l’acqua fredda del lavandino della roulotte, la fatica e la bellezza del viaggio, il sudore dopo aver montato lo chapiteau e il rumore degli applausi che accompagnano la fine dello spettacolo. Si percepisce un ritmo di vita più umano ed in sintonia con i cicli della natura. Si sente il freddo delle rigide giornate invernali e l’afa appiccicosa della calura estiva. Tutto questo si sente e si percepisce senza la necessità di parole o descrizioni ma attraverso l’occhio di Liggi Mauro in grado di cogliere quei piccoli particolari che come scrigni preziosi proteggono e raccontano le vite eccezionali di queste persone solo apparentemente molto simili a noi.

Un libro che è viaggio, romanzo e documentario al tempo stesso e che non può mancare nella biblioteca di noi appassionati di circo.

Davide Vedovelli

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