“Wonderland” è uno spettacolo che, da ormai 3 anni, si svolge all’interno del teatro-circo stabile del Parco Divertimenti di Chimelong a Zhuhai in Cina. Il teatro ha una capienza di 5000 posti ed è dotato di sistemi di luci pazzeschi che difficilmente si vedono in altri luoghi di spettacolo. Negli ultimi sei anni è diventato un luogo di prestigio poiché al suo interno si svolge il China International Circus Festival considerato come il “Festival del Circo di Monte Carlo dell’Oriente”.

Ottavio Belli insieme al suo team fa parte del cast dello spettacolo “Wonderland” e dal 26 novembre 2018 ad oggi hanno svolto circa 300 shows.

“Wonderland” ha circa 70 protagonisti tra ballerini, clown, acrobati, artisti premiati al Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo e attrazioni che hanno fatto la storia del circo in spettacoli come Ringling Bros and Barnum & Bailey, Krone, Cirque du Soleil e Roncalli.

Cosa significa per te, Ottavio, lavorare in questo spettacolo?

Lavorare nello spettacolo “Wonderland” per me è un grande orgoglio poiché sono l’unico artista italiano che ha mai fatto parte di questo grande show. Avere l’opportunità di lavorare con artisti e attrazioni di alto livello è una grande soddisfazione per me e tutto il mio team.

Come sono le reazioni del pubblico cinese? Com’è l’affluenza?

Il pubblico cinese risponde benissimo al mio modo di fare magia, è per me una cosa molto positiva poiché la Cina vanta di una tradizione magica millenaria e dagli anni 80 ad oggi i più grandi maghi del mondo, compreso David Copperfield, hanno avuto un grandissimo successo in questo Paese. Mi avevano detto che il pubblico cinese è strano e che ha reazioni diverse. Ad oggi posso confermare questa affermazione, infatti, in alcuni momenti del mio numero, c’è molta enfasi che non mi aspettavo, reazioni completamente differenti dal pubblico europeo o sud americano a cui sono abituato.

Dal giorno del debutto abbiamo quasi sempre avuto il teatro pieno. È pazzesco pensare che ci sono stati periodi in cui abbiamo presentato 4 show quotidiano per un totale di 20.000 persone al giorno con i costi dei biglietti piuttosto alti (da 50 a 100 euro a persona), ma la Cina è abituata a questi numeri, basti pensare che nel nostro parco, il parco divertimenti di Chimelong, tra le società più ricche al mondo, ci sono giorni in cui entrano 95000 persone e annate memorabili come quella del 2017 in cui è stato raggiunto il sorprendente record di 7 milioni e mezzo di visitatori.

Altre grandi produzioni del mondo si trovano in Cina e a Macao. Il Cirque du Soleil, The House of Dancing Waters di Franco Dragone, Crazy Horse e numerose società europee e mondiali si spostano in Cina portando i loro spettacoli anche per brevi periodi e sempre con incassi record.

Quante persone sono coinvolte nella realizzazione del tuo numero?

Per la realizzazione del mio numero sono coinvolte circa 15 persone e 2 tonnellate di materiale. Il team italiano è costituto da Gabriele Testa, stage manager che si occupa di gestire il backstage e l’assistenza scenica, e dalle due partner di fiducia Roberta Mirto e Claudia Veneziano. Inoltre vi sono gli stage hands, che si occupano di portare gli attrezzi in pista, e il corpo di ballo di ragazze russe. Il tutto è spettacolarizzato dalla loro presenza e reso grande da luci ed effetti che ne aumentano la vistosità e grandiosità.

Come valuti questa esperienza dopo aver trascorso quasi un anno in Cina?

Dal punto di vista della produzione la Cina mi ha scioccato. Io ho avuto la fortuna di girare il mondo ma non ho mai visto quello che sto vedendo qui e che tuttora mi stupisce. Ho dedicato la mia vita a stupire gli altri e quando sono io a stupirmi vivo quell’emozione che il pubblico assapora quando mi vede fare una magia.

A livello di produzione è un sistema lontano anni luce da quelli europei, soprattutto da quelli italiani. Qui non è nulla lasciato al caso. Ad esempio, ogni sera, dopo lo spettacolo ci sono riunioni e meeting con coreografi e responsabili per analizzare eventuali problemi, imperfezioni e trovare soluzioni immediate al fine di rendere tutto perfetto. Questo, è un sistema che ho già cercato di adottare al Paranormal Circus e che ho avuto modo di apprezzare per la prima volta all’interno di un circo, durante un tour in Brasile con il Florilegio (Togni). Anche lì, vi era una metodologia di lavoro molto simile a quella cinese basata sulla tutela, la responsabilità e professionalità sotto tutti i punti di vista. Ingredienti indispensabili per uno spettacolo di successo.

Quali sono i progetti futuri di Ottavio Belli?

Nel mio futuro prossimo non è previsto un mio ritorno in Italia ma la Ottavio Belli Magic Productions sarà protagonista in diverse produzioni che riguardano grandi circhi, parchi divertimento e televisioni in Italia e all’estero. Per quanto riguarda il mio lavoro da illusionista sono in procinto di iniziare un’avventura dalle grandi proporzioni. Il prossimo 26 luglio infatti, dopo centinaia di repliche, lo spettacolo “Wonderland” giungerà al termine e tutto il cast insieme a tantissimi altri artisti daranno vita a qualcosa di davvero unico e spettacolare ma di questo ne parleremo prossimamente. Nel frattempo mi conviene iniziare ad imparare il cinese…