CIRC'UNNARIO – Graffiti, sovrapitture e robot è la mostra che si terrà dal 13 aprile al 5 maggio 2018 all'Art Gallery Am Studio, Via Massimo Stanzione 10, Quartiere Vomero – Napoli.

Il protagonista è Massimo Sirelli, artista italiano, il quale interpreta al meglio l'essenza del Graffitismo e della Street Art. Anzi, ne rappresenta con il suo percorso una personale evoluzione. 

Partendo dai costrutti della Pop Art degli anni '70 l'artista catanzarese rappresenta un vero connubio tra la stessa e i segni del "Tagging" metropolitano, una forma di comunicazione alternativa sempre di più parte dell'immaginario urbano. 

Sirelli ha la capacità di rendere attuali i ricordi, la memoria utilizzando oggetti vintage di una volta, nei quali si può percepire in maniera concreta la sua semplice e immediata sensibilità. 

I manifesti, i suoi colori, il tratto del graffito, in genere nelle opere che rappresentano il circo, danno un'idea di gioia, freschezza e sorridono a colui che si lascia attrarre dall'opera. 

Particolare la presenza discreta di piccoli robot, "sua firma", che poi ritroviamo in una rappresentazione del tutto diversa, ma con la stessa sensibilità, nelle sculture composte anch'esse con materiali di recupero, ma comunque che dà all'opera un senso di familiarità, di tenerezza, di sensibilità. La sua libertà espressiva e i suoi segni stilistici identificano al meglio la sua arte che egli stesso in modo poetico rappresenta così:  

 

"I muri della mia città sono il cibo per strani essersi che amo definire predatori urbani. Non si vedono ma só che esistono animali notturni e silenziosi. 

Ti accorgi del loro passaggio al sorgere del sole. Pubblicitari, Writer, Circensi, Innamorati ed Indignati, Politici e Burloni. Sono le voci della città. Si contendono lo stesso spazio per lasciare il proprio messaggio. Una lotta che avviene nell'ombra della notte dove ognuno fa la sua mossa e poi attende la mossa dell'altro. 

Una partita a scacchi tra avversari che non si vedono e conoscono. Così sui muri si evolve il segno del passaggio di ogni predatore e si mischia con quello che c'era prima. 

Strati su strati di colori e messaggi. Scritte, lembi di poster, il grigio del cemento. Così appare ogni angolo del mio quartiere, così appare il mio CIRC'UNNARIO".